“Remiamo insieme: Siamo tutti sulla stessa barca”: in ricordo delle vittime dell’immigrazione

3 ottobre 2013: al largo delle coste di Lampedusa persero la vita 368 migranti, 155 i superstiti di cui 41 minori. Ancora oggi, a distanza di 10 anni, migliaia di bambini, donne e uomini continuano a morire attraversando il Mediterraneo in fuga da guerre, povertà e sofferenze nella speranza di un futuro migliore.
A Terni, dalla commemorazione della strage di esseri umani, è nata l’idea di creare un percorso per dar vita a un comitato permanente per sensibilizzare l’opinione pubblica su integrazione e accoglienza anche attraverso il dialogo con istituzioni, scuola e cittadinanza, la cui idea di fondo è quella di concepire l’essere umano al centro.
La commemorazione delle vittime dell’immigrazione martedì 3 ottobre in piazza della Pace ha visto la presenza del vescovo Francesco Soddu, dell’Imam di Terni, di padre Vasile Andreaca e dei rappresentanti di altre confessioni religiose che hanno pregato per le vittime dei naufragi, secondo le specifiche tradizioni religiose.
Il gruppo promotore vede insieme le associazioni Nuovi orizzonti, Ravidassia, Associazione Culturale Islamica, Namaste, L’Arcobaleno e il mare, Alba 2003, Royal International, Arci Terni, Caritas diocesana Terni-Narni-Amelia, Progetto Mandela, Gurdwara Singh Sahba Sahib Terni, Comunità Latina, Comunità Sikh, Comunità Filippina, Bangladesh Welfare Association, associazione Noità, King Mama, associazione ASI, Fiore Blu, Age Terni, Comunità Ucraina, Comunità Rumena, Acli Terni, Parrocchia Santa Maria del Carmelo, Comunità Baha’i di Terni, Istituto buddista italiano Soka Gakkai e Ancescao Umbria sud. L’iniziativa è sostenuta dal Cesvol Umbria.