San Valentino 2022 – festa della promessa dei fidanzati

Nella basilica di San Valentino, davanti all’urna che custodisce le reliquie del patrono degli innamorati, si rinnova la promessa d’amore dei fidanzati, nella celebrazione presieduta dal vescovo Francesvo Antonio Soddu.
Una promessa pronunciata da 43 coppie provenienti da Terni e varie parti dell’Umbria, da Roma, Anzio, Pisa, Forlì, dalle Marche e Abruzzo, una coppia originaria di Terni e residente a Parigi, coppie di italiani e stranieri.
Una cerimonia che suggella ancora di più il legame tra san Valentino e i fidanzati che diranno il loro “sì” entro l’anno, con la testimonianza di un Santo che parla di amore fedele e paziente, un amore attento, generoso e rispettoso, che è patrono dell’amore sponsale e della famiglia cristiana, fondata sul sacramento del matrimonio.
San Valentino ha sostenuto i giovani nel realizzare i propri sogni e progetti di amore, ha guidato la chiesa locale fino al dono della sua lunga vita e, anche oggi segna in profondità i valori della città.
“Vi impegnate a darvi amore vicendevole – ha detto il vescovo ai fidanzati – e questo sarà tale nella misura in cui sarete anche capaci di fare di tutto perché questo sia reso possibile. San Valentino, contrariamente a quanto purtroppo molto spesso vien veicolato dal senso comune, non è il santo dei cuoricini, che oggi ci sono e domani, imbattendosi sulla cruda realtà dei fatti, rischiano di annegare soffocati entro le sabbie mobili del pantano di una vita non adeguatamente condotta e spesa all’insegna dell’amore vero. Il nostro Valentino è innanzitutto santo e in quanto tale egli ha saputo accogliere totalmente l’amore di Dio nella sua esistenza e lo ha fatto fruttificare in gesti e atti d’amore, fino al dono supremo della propria vita con il martirio. Egli è pertanto, come si dice a Terni, il santo dell’Amore. Io credo che se iniziassimo a considerare la splendida figura del nostro santo Patrono a partire solo da quanto sinteticamente appena detto, avremmo anche la capacità, non soltanto di scambiarci parole di promesse, ma anche di impastare con gesti significativi una sorta di “lievito madre di vita e di amore” capace di generare e rigenerarsi in amore ulteriore pieno e totale.Ecco la promessa! Che il vostro donarvi sia sempre una festa!”

L’OMELIA DEL VESCOVO