Terni Film Festival “Cosa sarà” dal 6 al 14 novembre 2021 – Un’edizione ricca di film, di “corti” e documentari

Al via la 17esima edizione del Terni Film Festival “Cosa sarà”, in programma dal 6 al 14 novembre al Cinema Politeama di Terni, organizzato proprio dall’Istituto di Studi Teologici e Sociali.
Giorgio Pasotti, Ninni Bruschetta, David Riondino, Daniele Ciprì, Giobbe Covatta. Sono solo alcuni degli ospiti. Tra gli eventi il focus dedicato quest’anno al Brasile, che vedrà – come da tradizione – canti, balli e degustazioni di prodotti tipici, oltre ad incontri dedicati alla Teologia della Liberazione e alla foresta amazzonica e una maratona di dodici ore di cinema, che andrà in scena martedì 9 novembre al Cenacolo San Marco da mezzogiorno a mezzanotte.
«Un festival sempre più internazionale», ha sottolineato il direttore artistico Leonelli. «Il cinema che noi vogliamo proporre non è solo quello italiano, la metà dei film in concorso sono europei e più del 10% sono extraeuropei. Non perché snobbiamo il cinema italiano, ma perché guardiamo anche oltre. Tanti i cortometraggi in concorso quest’anno, questa è una novità, sono piccole opere d’arte, e alcuni documentari. Il festival non è altro che un movimento per coinvolgere la città e i giovani che hanno bisogno di capire cos’è il cinema e riscoprire lo stare insieme, dopo lunghi mesi di isolamento». Tra le novità di questa edizione tre masterclass gratuite – tenute da Daniele Ciprì, Daniele Procacci e Mohammed Almughanni – e un vero e importante coinvolgimento dei giovani: “Abbiamo venti giovanissimi stagisti – spiega il direttore artistico – molti dei quali frequentano ancora le scuole superiori, che saranno protagonisti attivi del festival; occupandosi di tutti le mansioni necessarie all’interno di esso, ma anche recitando in una produzione video e in uno spettacolo teatrale, e comparendo in brevi clip che verranno mandate ogni giorno per aprire e chiudere gli eventi”.

IL PROGRAMMA DEL FESTIVAL (depliant pdf)

«Terni film festival è un modo per dire – ha detto il vescovo Giuseppe Piemontese – che vogliamo bene alla nostra città e vogliamo che la città colga dei frutti da tutto questo. In questo tempo di pandemia vogliamo portare speranza grazie alla completezza della proposta che viene fatta e con contenuti creati per invitare tutti a superare le paure che la pandemia ha creato in noi. L’importante è che il tutto confluisca in un messaggio unitario. E la dimensione della spiritualità è quella che meglio di tutte le altre può dare unità a una singola persona, alla società e alla città. Il Terni Film Festival la deve promuovere e sviluppare. Già lo ha fatto negli anni passati e spero che continui a farlo, diffondendo un messaggio di speranza in questo periodo ancora pieno di incertezza e paura. In questo Festival vogliamo coniugare la parola speranza attraverso una proposta di umanizzazione, ci stiamo perdendo in tante cose pensate alla superficialità con cui si affronta tante volte la vita, al disprezzo per la vita stessa, vogliamo dunque riportare l’uomo a una umanità più alta , più vera e più piena».
Consolidata la collaborazione con l’associazione San Martino e Innovater, un progetto ispirato – secondo le parole del presidente Francesco Venturini – allo stesso festival e che ha la sua sede nel centro Caritas di via Vollusiano, con il concorso per esperienze di realtà virtuale e aumentata che, per la prima volta al mondo, è parte integrante del concorso ufficiale, e non una sezione marginale o sperimentale.

Ad aprire la diciassettesima edizione del Terni Film Festival sarà uno dei focus più radicati della kermesse: quello su Francesco d’Assisi.
Al pomeriggio francescano parteciperà anche Marco Bartoli, tra i più importanti storici francescanisti italiani, che è stato consulente di Zeffirelli per il seguito di Fratello sole, sorella luna, mai girato e del quale presenterà, in esclusiva assoluta, la sceneggiatura scritta dallo stesso Zeffirelli insieme a Suso Cecchi D’Amico.
Il premio alla carriera andrà a Giobbe Covatta che ritirerà l’Angelo alla carriera il 12 novembre.
Il premio Gastone Moschin sarà assegnato all’attrice Marzia Ubaldi, che, di Moschin, è stata la moglie.

Tutti gli spettacoli sono gratuiti. Accesso con il Greenpass