Unitalsi – a Foce celebrazione al santuario della Madonna delle Grazie con i malati

In occasione della festa della natività di Maria l’8 settembre, presso il santuario della Madonna delle Grazie a Foce di Amelia, dove è custodita una miracolosa immagine quattrocentesca della Madonna, si rinnova la tradizione della preghiera e del pellegrinaggio dei malati, accompagnati dai volontari dell’Unitalsi e del Centro volontari della Sofferenza.
Il santuario di Foce è stato fin dal 1600 santuario del territorio amerino, costruito con il contributo di tante diocesi del centro Italia che, oltre a sottolineare la enorme devozione mariana e notorietà che aveva raggiunto, è stato da sempre luogo di pellegrinaggio dei malati con grande afflusso di popolo soprattutto dalle parrocchie dell’allora diocesi di Amelia.
Giovedì 8 settembre dopo la recita del Rosario per le vocazioni, è seguita la solenne concelebrazione presieduta da Mons. Francesco Antonio Soddu Vescovo di Terni-Narni-Amelia. “Maria ci dona Gesù in tutta la sua ricchezza – ha ricordato il vescovo nell’omelia -. Maria è l’esempio grande di colei che ha saputo accogliere il mistero dell’Incarnazione. Ci dobbiamo mettere nella disposizione che fu di Maria nell’accogliere il Cristo e in lui raccogliere tutti i frutti di grazia che ci vengono donati. Maria, nella sua umiltà, ci guida nelle contingenze difficili, ci esorta a mettersi nelle mani del Signore. Nella contemplazione della sua bellezza riceveremo tutti i benefici che da essa vengono”.
Al termine è seguita l’Adorazione eucaristica con la preghiera per i malati, per i bisognosi, per la pace nel mondo in uesto tempo così difficile e per i giovani in particolare. Il vescovo ha quindi benedetto con il Santissimo Sacramento tutti i presenti.
Nel santuario di Santa Maria delle Grazie, edificato nel 1648, si venera un affresco della Vergine, traslato da un’edicola originariamente posta sulla sponda del torrente Beccio. Il 13 maggio 1629 la sacra immagine fu solennemente traslata a Foce, dove venne costruito l’attuale Santuario e dove il 13 giugno 1859 fu incoronata, su nulla osta del papa Pio IX, a testimonianza dei tanti fatti prodigiosi avvenuti per intercessione di Maria. All’interno del santuario si trova un altare di notevole fattura ed alcune tele d’epoca.