E’ stata celebrata questa mattina all’ingresso del Cimitero di Terni, dal vescovo padre Giuseppe Piemontese, la Santa Messa per la commemorazione di tutti i defunti, alla presenza delle autorità civili e militari cittadine, delle associazioni combattentistiche e d’arma, concelebrata con i sacerdoti della città.
Una ricorrenza che accomuna, nel ricordo dei defunti, non solo i credenti ma tutte le persone che si sono recate in questi giorni al cimitero. Una tradizione che è segno di un legame di amore, ravvivato nella preghiera e nel ricordo.
Nell’omelia il vescovo ha fatto riferimento alla tragica situazione provocata dal terremoto nel centro Italia: «La celebrazione ecclesiale e cittadina di quest’anno assume un tono di particolare intensità: la nostra Regione, e quelle confinanti, hanno visto negli occhi la morte, abbiamo trepidato e temuto anche per la nostra vita, abbiamo pianto insieme a uomini e donne della porta accanto, la scomparsa di padri, madri, fratelli e sorelle. Gli edifici e le case, sbriciolate dalla forza, irrazionale e crudele della natura, del terremoto, hanno ferito in profondità la nostra sensibilità e richiamato e impresso nella memoria antiche e recenti rovine e distruzione. La partenza dai luoghi natii e l’abbandono dei focolari domestici, da parte di intere famiglie e di comunità civili; la vista delle macerie delle case della collettività, le rovine delle chiese e delle superbe cattedrali, vanto di antiche comunità civili ed ecclesiali, stringono un nodo in gola e ci fanno porre inginocchio davanti ad esse, raccolti in una riflessione esistenziale. Un pianto convulso esprime il nostro lamento, che è insieme manifestazione della impotenza umana, invocazione della misericordia di Dio, testimonianza di speranza. La nostra città di Terni non ha conosciuto direttamente l’onta di tanta sofferenza, ma non dimentica le ferite di altre macerie, rovine e morti, quelle patite a causa della insensatezza dei bombardamenti della seconda guerra mondiale».
L’OMELIA DEL VESCOVO
La cerimonia è proseguita all’interno del cimitero civico con la benedizione delle corone d’alloro, la preghiera in memoria dei caduti in guerra davanti al riquadro del sacrario e la deposizione delle corone ai monumenti lungo il viale del cimitero.
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