Due brevi premesse. Intanto dovremmo imparare a dire Messa della prima Comunione … al centro deve rimanere la celebrazione eucaristica, nella quale i nostri ragazzi ricevono per la prima volta l’eucaristia. In secondo luogo le mie riflessioni hanno la dimensione delle piccole parrocchie di cui sono parroco, che in questi casi semplificano o almeno riducono l’impatto con una problematica nuova e particolare come quella del distanziamento e del rischio contagio.
Dopo la Tre giorni del Clero e la lettera del Vescovo, ho invitato ad un incontro in Parrocchia i genitori, che si mostravano meravigliati ed erano ormai rassegnati a rimandare tutto al prossimo anno. Ho fatto loro una proposta molto semplice e chiara: partecipazione alla Messa domenicale (la maggioranza aveva in realtà ripreso la presenza dopo le messe e le preghiere in streaming), incontri settimanali anche brevi, divisi in due gruppi nelle rispettive chiese, con la presenza di almeno un genitori; 10 incontri con alcune tematiche fondamentali su Eucaristia, Comunità cristiana e Confessione e con delle schede da completare insieme ai genitori e confrontate poi la domenica successiva in chiesa, dopo la messa, con la catechista o il parroco; un piccolo ritiro con i genitori e i due gruppi riuniti, la confessione dei ragazzi e genitori ed un momento conviviale con giropizza al ristorante. Impegno finale celebrare l’eucaristia in due gruppi di 7 ragazzi, in una celebrazione nella piazza antistante la chiesa del paese, in ogni caso prima dell’inizio della scuola. La proposta molto dettagliata è stata subito accolta, pur rimanendo perplessità e qualche riserva … ma siamo partiti! Il mese di luglio è andata molto bene; la presenza alla messa quasi totale, il sabato sera alla vespertina o la domenica mattina; agosto un po’ meno anche a causa di ferie già prenotate, ma sempre una frequenza di oltre la metà. Bene il ritiro nel pomeriggio di domenica 26 agosto a Porchiano del Monte nella parrocchiale dove si conserva una pietra del miracolo di Bolsena, aiutato per le confessioni da altri sacerdoti. La partecipazione di tutti i genitori alla Veglia di preghiere il giovedì sera prima della celebrazione, offrendo ancora la possibilità della Confessione; straordinaria la partecipazione il sabato mattina giorno della celebrazione, di genitori, parenti e volontari nel pulire, preparare, addobbare le piazze e i luoghi della celebrazione, come una vera festa di paese. Due le motivazioni che mi hanno convinto a stringere i tempi e decidere le date: su 14 ragazzi 9 di loro hanno concluso le elementari e andranno alle scuole medie; molti di loro vengono al catechismo e alla messa da almeno tre anni, qualcuno da quattro, per aspettare di formare un gruppo più numeroso ed unire più ragazzi; non volevo che nascesse una specie di allergia da ripetizione. Inoltre, mi sembrava giusto non far perdere a queste piccole comunità il senso della festa comunitaria: pensiero che ben si lega alla eucaristia come ingresso pieno nella comunità e nella celebrazione eucaristica. Bella e solenne la celebrazione all’aperto, nel rispetto delle normative vigenti e previa autorizzazione della Questura tramite la Polizia locale. Significativo il segno della carità nelle offerte personali dei ragazzi presentate all’offertorio: 340€ subito bonificate alla Caritas per famiglie in difficoltà. Il coinvolgimento di tanto volontariato nella preparazione dei luoghi per la celebrazione e nel canto è stato un bel segno di comunità. Certo la realtà di paesi di 500 o addirittura di 200 abitanti è ben diversa dalla parrocchia di città con 4/5.000 abitanti. Tuttavia qualche segnale di cambiamento, di una catechesi dei nostri ragazzi che non sarà più come prima, è stato lanciato. Ora ci attende il dovere di cogliere i segni positivi e le difficoltà riscontate, fare sintesi e progettare da subito un nuovo modo di camminare insieme, con il coraggio di accettare forse di perdersi qualcuno per la strada, ma con la consapevolezza che solo un cammino nuovo e impegnativo potrà darci una speranza per il futuro.
Don Francesco De Santis
Sambucetole e Frattuccia – prime comunione in tempo di Covid 19
