A Popoli e Religioni indagine storica sulla figura di Gesù e il racconto dello scoppio di pace durante la Grande Guerra

10689747_10205107621955693_7069918478887211811_n (1)Inizia, con lunedi 10 novembre alle ore 9.00, la settimana dedicata agli incontri e ai seminari di cinematografia per le scuole elementari, medie, superiori e per le università del polo ternano. Entriamo nel vivo del Festival scoprendo cosa ci riserverà il programma di questa giornata.

Il primo appuntamento sarà alle ore 16.30 presso il Museo Diocesano con il documentario (Italia, 2012) “Gesù di Nazareth” di Maite Carpio.

Yehoshua ben Yosef: la sua storia ci è stata raccontata tante volte e in tanti modi, ma chi era veramente Gesù di Nazaret?

Un documentario a cui seguirà, alle ore 17.30, l’incontro con Lilia Sebastiani, teologa di fama internazionale che ci racconterà la vita dell’uomo chiamato Gesù da un’angolazione diversa, ricostruendola dal punto di vista storico.

Concluderanno il pomeriggio, alle ore 19.00, i cortometraggi in concorso “E se poi finisce tutto?” di Fabio Castellani e “Acabo de tener un sueno” di Javi Navarro.

Alle ore 21.00 il via all’appuntamento dedicato al centenario dalla “Grande guerra” fratricida, e in particolare dedicato al ricordo del commovente episodio che vide i soldati nemici scoprirsi fratelli e fare amicizia. La prima guerra mondiale sarà raccontata dal progetto 100 anni 20 anni della casa editrice Dalia e dal reading autoprodotto dal festival Cornamuse di pace.

Scritto da Arnaldo Casali, interpretato da Martina Stella ed Emanuele Cordeschi con le musiche eseguite dal vivo da Camilla Orsini, il reading è dedicato alla Tregua di Natale del 1914, il “miracolo” nascosto e censurato dalla Storia, che coinvolse anche l’ultimo vescovo di Amelia, allora seminarista ed eroico soldato, Vincenzo Lojali. Concluderà la serata, alle ore 22.00, il film “Joyeux Noel”.

La pellicola racconta una verità dimenticata dalla storia: nel Natale del 1914, lo “scoppio di pace” tra i soldati inglesi e tedeschi, che fecero amicizia, si scambiarono regali, organizzarono partite di calcio, si fecero fotografare abbracciati e tentarono persino di fermare il conflitto.