Apertura del festival Popoli e Religioni con il convegno su Gerusalemme e il film su san Giuseppe da Copertino

Tutto pronto per la decima edizione del festival Popoli e Religioni il cui tema è quest’anno “Ogni città è una Gerusalemme” . Ad aprire il lavori della kermesse, sabato 8 novembre alle ore 16,30 al Cenacolo San Marco la tavola rotonda sul tema Città, identità e riconoscimenti.
Il convegno intende sviluppare alcune significative implicazioni del sottotitolo del festival: “A partire dal valore simbolico della città di Gerusalemme – spiega il direttore dell’Istess Stefania Parisi – che appare, per la sua stessa storia civile, politica e religiosa, un “mistero” di luce ma anche di iniquità – il convegno invita a considerarne la sua analogia con le forme di convivenza umana in altre aree geografiche del mondo”. “Ogni città è una Gerusalemme, potremmo dire, per le emergenti sfide all’incontro o al conflitto tra i popoli”. Nella tavola rotonda, grazie ai contributi di carattere teologico, sociologico, economico, filosofico, politico dei relatori, si porrà particolare attenzione al valore delle “identità” e dei “riconoscimenti”.

Interverranno il vescovo della Diocesi di Terni, Narni, Amelia Giuseppe Piemontese, l’assessore alla cultura del Comune di Terni Giorgio Armillei, il sociologo Raffaele Federici, il filosofo Marco Meschini, gli economisti Alessandro Montrone e Cristina Montesi. Coordina il giornalista Alessandro Fava Del Piano.

La giornata di sabato 8 novembre continuerà alle ore 20.30 presso il Cityplex Politeama con un Focus francescano.
La serata prevede la prima assoluta del cortometraggio in concorso Una ricostruzione silenziosa – la Romita di Cesi di Matteo Ceccarelli e l’esibizione della rock band ternana Eldar che proporrà versione riarrangiate di classici della musica francescana. Ad accompagnare l’esibizione degli Eldar – che compiono quest’anno 10 anni di attività – anche un’incursione di Francesco Salvi. Il celebre attore comico proporrà anche una insolita rivisitazione dell’episodio che vide Francesco d’Assisi confrontarsi con il Vescovo di Terni nel 1219. A chiudere la serata la proiezione del film Il santo riluttante sulla vita di san Giuseppe da Copertino, il santo celebre per i suoi veri e propri voli e per essere diventato il patrono degli studenti, scritto da uno dei nomi più importanti della beat generation: John Fante. Giuseppe da Copertino, nato Giuseppe Maria Desa e vissuto tra il 1603 e il 1663, deve la sua notorietà alle estasi che lo portavano a compiere voli e alle molteplici persecuzioni subite dal Sant’Uffizio e dallo stesso ordine francescano. Il desiderio incalzante di farsi frate francescano risale alla sua adolescenza, anni in cui venne ostacolato dalla difficoltà nello studio. I suoi voli gli procurarono l’accusa di stregoneria e la reclusione in convento per tutta la vita.