Amelia – celebrazione della festa dell’Assunta. Mons. Soddu: “In Maria c’è l’immagine della chiesa, un immagine femminile, di salvezza, che è presenza materna, che abbraccia e consola”.

Celebrata dal vescovo Francesco Antonio Soddu nella Concattedrale di Amelia la festa dell’Assunzione della Beata Vergine Maria, alla presenxa di numerosi fedeli e animata dalla cappella musicale del Duomo.
Gli amerini celebrano questa ricorrenza con particolare devozione per esprimere la gratitudine della comunità a Maria che liberò Amelia dalla peste e dal terremoto, e cercando ancora oggi nella Madre celeste il segno grande di consolazione e di sicura speranza.
La prima notizia documentata sul culto della SS. Assunta nella Cattedrale di Amelia è la Bolla di indulgenza concesse da Papa Niccolò IV il 7 marzo 1291 a chi visitasse la chiesa nei giorni delle festività dell’Assunta, di San Giovanni Battista (titolare del vicino battistero), di Santa Fermina e Sant’Olimpiade (titolari della Cattedrale) e nell’anniversario della consacrazione della chiesa medesima.
Il culto verso la Madonna Assunta divenne, attraverso i secoli, il centro di convergenza di tanti interessi religiosi, civili ed artistici. Questo processo venne favorito dalla venerazione in Cattedrale di una immagine su tavola raffigurante l’Assunta, databile forse all’inizio del secolo XV collocata all’interno della Cappella di S. Biagio.
“Una solennità cara a tutta la cristianità – ha detto il vescovo – e presente in particolare in questa comunità cittadina e cristiana. In Maria c’è l’immagine della chiesa, un immagine femminile, di salvezza, che è presenza materna, che abbraccia e consola, una presenza che è allo stesso tempo generatrice e generativa. Si pensa che tutto sia finito e perso, oggi, invece l’immagine della donna ci dà il senso bello della generatività. E’ l’immagine della chiesa, ma anche della nostra società che spesso appare avvizzita, non ha una prospettiva futura; la presenza di questa donna, che è la chiesa vivificata dalla presenza dello Spirito, ci sprona affinhè ciascuna di noi possa essere segno di una prospettiva futura d salvezza, ciascun cristino che deve portare alla luce nostro Signore Gesù, che deve sempre emergere e farsi evidente nella nostra vita. Nella chiesa, Maria è l’immagine compiuta e perfetta di ciò che siamo e dovremmo essere. Ecco perchè contempliamo Maria, nostra madre. Allora il brano della visita di Maria ad Elisabetta ci dice il coraggio di questa giovane donna di mettersi in viaggio, ed è il coraggio che la chiesa e ciascun cristiano deve avere, di mettersi in viaggio, quel che papa Francesco dice chiesa in uscita, una donna-chiesa che porta cià che ha nel suo cuore, nel suo seno, perchè possa tramandarlo e condividerlo con gli altri. Accogliamo tutte queste belle perle e come fece Maria, fin dall’inizio della storia che viene narrata dai Vangeli, che concervava tutte queste cose meditandole nel suo cuore, che possa essere così anche per noi, oggi”.
Al termine della celebrazione c’è stata la preghiera davanti all’immagine della Madonna Assunta e nel pomeriggio la processione con l’immagine della Madonna per le vie della città, con la partecipazione delle autorità civili, militari e religiose e del complesso bandistico Città di Amelia.