Amelia – “EraOra! In viaggio verso la rinascita!” L’esperienza del Grest come occasione per superare la crisi e ripartire con Cristo

Da sempre il nostro Oratorio, appartenente alla Parrocchia di San Francesco d’Assisi di Amelia nel cuore dell’Umbria, in estate si riempie di bambini e di ragazzi pronti a vivere nuove avventure estive insieme al Signore.
Credendo fortemente nella valenza educativa, sociale e spirituale delle attività estive in oratorio, già a settembre avevamo cominciato a progettare e a sognare l’estate 2020… fatta di Grest, di campi estivi per bambini e ragazzi di tutte le età per vivere e sperimentare la bellezza di essere comunità insieme al Signore.
Poi, all’improvviso… tutto è cambiato. Siamo stati costretti ad accantonare i progetti che avevamo fatto: il COVID-19, quel minuscolo virus, ha cambiato in modo repentino le nostre vite, le nostre priorità, i nostri modi di fare.
Nei mesi bui di lockdown ci sembrava così difficile e lontana la possibilità di tornare a vivere le relazioni in modo diretto, incontrare le persone, guardarle negli occhi, parlare con loro e ascoltare ciò che portavano nel cuore. Sì, anche il nostro tempo è stato caratterizzato da dubbi, incertezze, perplessità su come poter proseguire la nostra missione nel tempo in cui, probabilmente, il popolo che il Signore ci ha affidato ne aveva più bisogno. E i nostri interrogativi li abbiamo portati proprio a Lui… che non ha fatto mancare la sua risposta e ha illuminato davanti a noi la strada da seguire per portare il suo amore e il suo conforto a tutti quei cuori provati dalla crisi generata dalla pandemia.
Quando, a livello governativo e normativo, si è aperta la possibilità di poter realizzare attività estive con bambini e ragazzi, abbiamo capito che il Signore ci stava indicando la via da percorrere, ci stava invitando a scendere con coraggio in campo per portare il suo abbraccio a quelle persone – piccole e grandi – segnate dal dolore, dalla sofferenza, dalla tristezza, dalla rabbia, dalla paura, dall’inquietudine.
Noi… non potevamo tirarci indietro. Diceva Don Bosco “non mandate al domani il bene che potete fare oggi, perché forse domani non avrete più tempo”; ora che potevamo, soprattutto alla luce dell’incertezza del domani, dovevamo metterci all’opera. Nei nostri occhi e nei nostri cuori sono passati i volti dei bambini e dei ragazzi… sapevamo che avevano bisogno di tornare a respirare un po’ di “normalità”, di riprendere a vivere le relazioni autentiche non mediate da un PC, di tornare a essere comunità, di condividere il dolore che avevano accumulato, di tornare a ridere spensierati, di uscire dalle loro case per poter riprendere in mano la loro vita. Nonostante le difficoltà, le numerose restrizioni e le lunghe prassi burocratiche, abbiamo scelto di metterci in discussione e di fidarci del Signore lanciandoci in questa nuova avventura che, se da un lato chiedeva di assumerci grandi responsabilità, dall’altro ci riempiva di gioia e di entusiasmo.
Così, il 29 giugno è partita la nostra avventura “EraOra! Viaggio al centro della terra”, progetto sviluppato partendo dalla proposta ANSPI, che ha coinvolto circa 70 partecipanti dai 6 ai 14 anni, accompagnati da circa 30 giovani animatori. Abbiamo scelto di vivere quest’esperienza non all’interno del nostro oratorio, ma presso il Parco Urbano Fluviale del Rio Grande, punto naturalistico molto importante per il nostro territorio che ci ha permesso di sfruttare le potenzialità dell’Outdoor Education.
Accompagnati dalla storia dei tre giovani Emma, Anna e Robby in viaggio verso il centro della terra – storia che veniva drammatizzata quotidianamente – abbiamo condotto bambini e ragazzi in viaggio al centro della propria vita per riflettere sull’Essenziale, sui valori intorno ai quali “ripartire” insieme al Signore dopo questo periodo di crisi. Nei diversi gruppi di condivisione, abbiamo così avuto l’opportunità di andare alla scoperta del senso profondo dell’amicizia, della fiducia, della condivisione, dei sogni, del coraggio, delle emozioni, della speranza, del cambiamento.
Ai momenti di riflessione, seguivano diverse tipologie di attività: giochi, laboratori manuali e attività naturalistiche, che hanno permesso di mettere in risalto ancora di più i temi legati all’Ecologia integrale proposti da ANSPI e incoraggiati dallo stesso Papa Francesco nell’anniversario del quinto anno dalla pubblicazione dell’Enciclica Laudato sii.
Inaspettatamente, ci siamo ritrovati a vivere uno dei Grest più significativi degli ultimi anni, che ha lasciato in primis a noi religiosi profondi insegnamenti che i più piccoli ci hanno impartito con la loro semplicità e la loro bontà.
Questo Grest è stato speciale per tanti motivi… perché ci ha permesso di essere ancora una volta davanti alla grandezza del Signore, che abbiamo sentito accanto per guidarci passo dopo passo e che ha realizzato qualcosa di più grande di quello che potevamo pensare; perché ci ha permesso di sperimentare sulla nostra pelle quanto i limiti possano diventare risorsa… molte delle scelte che abbiamo fatto per questioni legate alla prevenzione e alla sicurezza (la scelta del luogo, la divisione in piccoli gruppi continui e omogenei…) si sono mostrate il valore aggiunto di questa avventura: come diceva il Fondatore della nostra Congregazione dei Vocazionisti, il beato Giustino Russolillo, “tutte le difficoltà ci tracciano la via, non ce la sbarrano”; perché abbiamo avuto l’opportunità di guardare di nuovo negli occhi i nostri ragazzi e incontrare i loro cuori; perché abbiamo visto il coraggio di amare degli animatori che non si sono tirati indietro di fronte a una situazione difficile, ma hanno deciso di rischiare per il profondo senso di donazione che hanno in sé. Sì, è stato un momento di grazia particolare perché, ancora una volta, ci ha permesso di sperimentare che davvero “si è più beati nel dare che nel ricevere!” (At 20,35) ricordandoci la bellezza della missione alla quale il Signore ci ha chiamati.

Padre Mauro Russo sdv