Caritas in Albania con il progetto “Parla più forte”

La Caritas diocesana di Terni Narni Amelia donerà nei prossimi giorni un nuovo apparecchio per la diagnosi precoce della sordità nei bambini all’ospedale di Lezhe in Albania, provincia nella quale da diversi anni sono operativi medici e volontari della Caritas nei campi di lavoro estivi e con progetti socio sanitari e di formazione professionale, realizzati in collaborazione con la Caritas albanese, con il vescovo di Lezhe padre Ottavio Vitale e con le suore del Divino Zelo.

La delegazione composta dal direttore della Caritas diocesana Claudio Daminato, da Nicola Cimadoro responsabile emergenze all’estero della Caritas diocesana, dal dott. Maurizio Carlone specialista otorinolaringoiatra di Terni, dalla dott.ssa Donatella Lorentini di Perugia e da Carlo Sileo esperto informatico e volontario della Caritas, sarà in Albania dal 23 al 26 novembre, in occasione delle celebrazioni per la festa dell’indipendenza del paese balcanico.

L’apparecchio di nuova generazione denominato Accuscreen Teoae, emissioni otoacustiche transienti, rileva forme di ipoacusie sin dal primo giorno di vita dei bambini. Poco più grande di un palmare, consente di eseguire l’analisi in pochissimi secondi ed il suo uso è accessibile anche da parte del personale infermieristico.

Un apparecchio che consente di abbreviare i tempi della diagnosi rispetto agli accertamenti che vengono, ad oggi, effettuati per una prima analisi della sordità in ospedale (in Italia obbligatoriamente) nei primissimi giorni di vita del bambino.

Accertata la patologia i piccoli pazienti vengono quindi curati nel centro di Pllane nella provincia di Lezhe, già equipaggiato con idonee attrezzature e perfettamente funzionante, realizzato con il sostegno e il contributo della Caritas di Terni e del gruppo “Impegno volontariato e pace” nell’ambito del progetto sanitario “Parla più forte”, nato a seguito della segnalazione della rilevante diffusione di sordità o problemi uditivi nei neonati e bambini nella zona di Pllane.

Un progetto, portato avanti con l’impegno dei volontari, che ha dato buoni risultati nella cura delle patologie uditive nei bambini e che per il futuro necessita di ulteriori sforzi con la generosità e solidarietà di tante persone e benefattori che possono dare il proprio contributo rivolgendosi direttamente alla Caritas di Terni.

L’apparecchio sarà consegnato, dopo una prima dimostrazione effettuata il 24 novembre, all’ospedale di Lezhe con l’impegno da parte di quest’ultimo di curarne il controllo, la taratura e la sua manutenzione annuale.

Con l’occasione sarà consegnato del materiale di consumo per le apparecchiature in dotazione al centro sanitario di Pllane, oltre alla verifica del funzionamento del software fornito all’istituto delle suore del Divino Zelo, e all’analisi di quello sarà realizzato per la gestione dell’intero complesso scolastico.