Cattedrale Terni – Solenne celebrazione dell’Epifania del nuovo vescovo mons. Soddu

Solenne celebrazione della festa dell’Epifania in cattedrale del vescovo Francesco Soddu, che ha incontrato la comunità parrocchiale radunata nei suoi vari rappresentanti, dal gruppo dell’Unitalsi, dell’Azione Cattolica, della San Vincenzo de’Paoli, dei gruppi dell’oratorio e della festa parrocchiale e di tanti collaboratori e amici del Duomo, che ha accolto il vescovo con un grande applauso. Il vescovo ha ricordato la giornata di ieri, quella della sua ordinazione a vescovo di Terni-Narni-Amelia e ha ringraziato per la bella accoglienza dicendosi di sentirsi “già ternano”. “Mi sento a casa – ha detto – e mi piace avere questa sposa della chiesa di Terni Narni Amelia e sento di amarla dal primo momento, sono contento e adesso ne ho la piena conferma. Faremo molta strada insieme ne sono sicuro”.
La festa dell’Epifania che ricorda la visita dei Magi al Bambino Gesù, nel Vangelo parla di “Di luce, la luce del Signore, la sua gloria, palese a tutti come su tutti splende il sole e le stelle” ha detto il vescovo nell’omelia. “Il Signore che è luce si propone quindi come vestimento adatto ed uniço per coloro che, destati dal sonno, non intendono rimanere – oggi diremmo in pigiama- ma adeguatamente attrezzati per affrontare degnamente la giornata e la vita quotidiana. Questo invito è per noi oggi, per ciascuno di noi in quanto singole persone, ma ancor di più come unico popolo di Dio di questa Chiesa di Terni-Narni-Amelia. E il motivo, lo abbiamo sentito è perché lo Gloria del Signore brilla su di te. La Gloria del Signore non è altro che il Signore stesso il quale, come il sole brilla ed effonde sulla terra i suoi raggi benefici”.
Quella luce “non venne avvertita proprio da coloro che geograficamente erano i più vicini: gli abitanti di Gerusalemme. Il racconto della visita dei magi, così bello e ricco di particolari significativi da una parte, ci consegna dunque anche un lato drammatico, che deve metterci in guardia. Gerusalemme non era rivestita di luce e continua a dormire nel proprio torpore anche nel momento in cui la luce vera veniva nel mondo. Inoltre contribuisce da dare maggiore risalto alla drammaticità di questo dato il fatto che teoricamente o concettualmente, senz’altro in maniera unicamente astratta, tutti ad iniziare dai sacerdoti e scribi erano comunque a conoscenza del luogo dove sarebbe dovuto nascere li Messia. Neanche la presenza e l’indagine dei magi, di questi stranieri, venuti da lontano mette in movimento nessuno; nessuno si alza, nessuno si muove e perciò la luce rimane nascosta; nascosta dalle tenebre di quella terribile esistenza, che pur – di non voler scoprire la verità è disposta a negare anche l’evidenza. Nel momento in cui i magi si rimettono in viaggio, la stella riappare, anzi li precede e questo suscita in loro una grande gioia”.
Al termine della celebrazione ha portato il saluto della comunità il parroco don Alessandro Rossini, presentando la realtà parrocchiale della cattedrale. Da parte sua il vescovo ha salutato calorosamente i fedeli ed è stato accolto all’uscita dalla porta della cattedrale dal gruppo neocatecumenale di Terni con canti e festosità.

L’OMELIA DEL VESCOVO SODDU