Il 21 settembre, nella festività di San Matteo patrono dei finanziari e doganieri, il vescovo Giuseppe Piemontese ha presieduto nella chiesa di San Salvatore a Terni la celebrazione per la Guardia di Finanza, alla quale hanno preso parte numerosi finanziari in servizio e in pensione, il comandante provinciale della Guardia di Finanza di Terni colonnello Massimiliano Giua, del prefetto di Terni Paolo De Biagi, del sindaco Leopoldo di Girolamo e dei rappresentanti delle autorità militari e civili cittadine. San Matteo apostolo ed evangelista, è stato proclamato patrono della Guardia di Finanza da papa Pio XII nel 1934, nell’auspicio che tutti gli appartenenti al Corpo possano, sul suo esempio, unire l’esercizio fedele del dovere verso lo Stato con la fedele sequela di Cristo.
Ricordando il patrono San Matteo, il vescovo ne ha evidenziato la figura di pubblicano e esattore delle tasse, di peccatore che si è convertito «scrivendo il primo Vangelo e dando la vita per Gesù. Matteo è esempio di come ci si possa riprendere e cominciare da capo, accogliendo la proposta che Gesù ci fa. “Non sono i sani che hanno bisogno del medico ma i malati” diceva Gesù ai discepoli , “misericordia voglio e non sacrificio”. Il pensiero della misericordia hanno aiutato a cambiare vita a Matteo che è divenuto una delle dodici colonne su cui è fondata la chiesa e il primo evangelista, testimone particolare della misericordia del Signore».
Facendo riferimento all’impegno quotidiano dei finanziari, il vescovo ha fatto una raccomandazione: «nell’approccio con coloro che sbagliano, che commettono reati, ricordate che c’è un uomo da redimere e da salvare, e pur restando fedeli alle leggi che siamo chiamati ad osservare, ricordiamoci che per tutti il Signore riserverà uno spazio di misericordia. Nell’adempimento del vostro dovere vi assista e vi doni di essere giusti e gratificati dal servizio che svolgete».
Celebrazione per la festa di San Matteo patrono dei finanzieri
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