Celebrazione per la Giornata del Malato

Nella cattedrale di Terni, l’11 febbraio, in ricordo della prima apparizione mariana di Lourdes, il vescovo Giuseppe Piemontese ha presieduto la celebrazione nella giornata del malato e concelebrata dai parroci della cattedrale alla presenza delle dame e barellieri dell’Unitalsi di Terni.
“Oggi siamo un po’ tutti lì a Lourdes nella grotta di Massabielle – ha detto il vescovo – dove la Vergine Maria è apparsa e ha annunciato la Misericordia del Signore all’umanità. Misericordia che non finisce mai, che continua ai nostri giorni, sulla chiesa, sulle nostre famiglie, su ciascuno di noi. Nel messaggio del papa per la giornata del malato vi è un forte richiamo all’esperienza della malattia, momento in cui ci si rende conto di essere veramente messi a nudo. Il volto del malato è in tutta la sua povertà, tutta la sua fragilità si manifesta e si presenta e si esprime per la sua condizione in mezzo agli altri. Il volto dei sanitari che si prendono cura dei malati è un volto di accoglienza sicura, di rispetto, di pazienza. La malattia mette a nudo anche il volto della comunità cristiana, dal modo come la comunità si prende cura dei suoi malati, dall’attenzione che ha verso i suoi malati; manifesta la maturità della vita cristiana, della sua attenzione verso l’uomo, creato a immagine e somiglianza di Dio. Infine, dobbiamo ricordarci che una buona terapia, oltre quella farmacologica, a volte è ancora più importante di quella, è l’aspetto della relazione che si crea nei confronti del malato, la relazione tra le persone sane e malate, tra persone che stanno attorno per qualunque ragione a un malato e il malato stesso. Questa è la terapia decisiva che a volte non guarisce dalla malattia fisica, ma dà il senso della serenità, della della gioia e della disponibilità verso chi soffre”.