Ecumenismo – Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani 2024

“Amerai il Signore Dio tuo … e il prossimo tuo come te stesso” (Lc 10,27) è il tema della Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani, che si celebra nel mondo dal 18 al 25 gennaio. La preparazione dei materiali è stata affidata ad un gruppo ecumenico del Burkina Faso sostenuto dalla Comunità locale Chemin Neuf.
In diocesi martedì 23 gennaio alle ore 17.30 presso la chiesa di San Lorenzo, sede della comunità di Sant’Egidio si è tenuta la preghiera ecumenica presieduta dal vescovo Francesco Soddu, con la presenza di Padre Vasile Andreaca prete ortodosso romeno e un rappresentante della chiesa metodista di Terni. Il vescovo ha ricordato l’esperienza dell’essere buoni samaritani oggi facendo riferimento all’enciclica di papa Francesco “Fratelli tutti” nella quale il dono del tempo, delle cure viene evidenziato come espressione d’amore per cui “Tutti noi credenti dobbiamo riconoscere questo: al primo posto c’è l’amore, ciò che mai dev’essere messo a rischio è l’amore, il pericolo più grande è non amare”.
Giovedì 25 gennaio alle ore 17.30 vespro ortodosso presso la chiesa di S.Matteo in Campitelli a Terni, un incontro di comunione tra le comunità cattoliche, ortodosse romene e protestanti nel segno della comune preghiera che sia unitiva e non divisiva, portattrice di unità vera tra tutti i credenti, associati nella comune esperienza di pregare insieme lo stesso Dio di amore per tutti gli uomini.

VESPRO ORTODOSSO

La preparazione dei materiali per la settimana di preghiera per l’Unità dei Cristiani è stata affidata ad un gruppo ecumenico del Burkina Faso sostenuto dalla Comunità locale Chemin Neuf. Riflettere sull’amore per Dio e per il prossimo, sollecitati dalla povertà delle comunità non solo cristiane del Burkina Faso, e dalle continue minacce dei fondamentalismi religiosi presenti in quelle zolle dell’Africa non solo occidentale, vuol dire concretamente agire affinché il sogno della fraternità universale si realizzi al più presto, lavorando per la formazione al dialogo, all’accoglienza e alla pace e al rispetto delle diversità soprattutto con le nuove generazioni.
Siamo veramente umani, realmente personali, se ci volgiamo verso gli altri fronteggiandoli, guardandoli negli occhi e lasciando che essi guardino nei nostri occhi. Siamo persone solo nella misura in cui salutiamo l’esistenza di altre persone, riconoscendole gioiosamente nella loro alterità. Ciascuno di noi è responsabile di tutto e di tutti: l’altro ci appartiene, sempre, in ogni situazione. Nell’altro è compreso anche il creato, l’intero universo: l’amore tra fratelli e sorelle è inclusivo. Il genere umano e il mondo materiale formano una “tunica senza cuciture”, “un prossimo prolungato”.
IL SUSSIDIO PER L’ANIMAZIONE DELLA PREGHIERA  

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