Foce, Capitone, Zingarini – apertura della visita pastorale del vescovo e incontro con i ragazzi del catechismo e loro genitori

Con la cerimonia di apertura nel santuario della Madonna delle Grazie a Foce ha avuto inizio l’8 giugno, festività del Sacro Cuore di Gesù, visita pastorale del vescovo nelle parrocchie di Foce, Capitone e San Giuseppe da Leonessa a Zingarini di Amelia.
Ad accoglierlo nel santuario il parroco don Rafal Wlazo, che ha brevemente presentato le tre comunità.
Il vescovo ha quindi ricordato il senso della visita pastorale come momento di incontro e dialogo fraterno col vescovo, che viene a confermare la fede, a incoraggiare le persone e le comunità. La visita pastorale è un’occasione per verificare la qualità della vita cristiana, la vita di fede, speranza, carità.
Una comunità pastorale composta da tre piccole parrocchie: quella di Foce la più piccola con 250 abitanti prevalentemente anziani e con scarsa presenza di giovani, quella di Zingarini con 320 abitanti, quella di Capitone con 750 persone. Piccole realtà dove si vive una religiosità tradizionale e dove c’è condivisione per ogni iniziativa religiosa e civile specie in occasione delle feste patronali.
Il vescovo ha invitato a continuare nel cammino a partire dalle tradizioni religiose importanti. Ha ringraziato per  l’accoglienza e  ha poi incontrato le associazioni presenti sul territorio: Ados onne operare al seno sede di Foce con attività di assistenza nella malattia dalle cure psicologiche ai massaggi, ma soprattutto con il sostegno nel superare la malattia e ritrovare la gioia di esistere; la Pro loco di Foce che conta circa 200 iscritti impegnati nel mantenere vivo il paese, nell’accoglienza e fraternità nei confronti di tutti, tenendo vive le tradizioni storiche e beni culturali del territorio; e l’associazione Spazio Libero di Capitone che svolge attività di aggregazione e animazione del borgo e dei suoi abitanti.
Successivamente si è tenuto l’incontro con i ragazzi del catechismo e i loro genitori ai quali il vescovo a ricordato come sia importante l’educazione anche religiosa che si riceve in famiglia oltre all’esperienza comunitaria che si fa in chiesa.
“La formazione dei figli in parrocchia è un’opportunità per la riscoperta della vita cristiana vostra – ha detto -. Mettervi accanto a loro è fare lo stesso cammino con percorsi di catechesi per adulti paralleli a quello dei figli. Aiutateli scoprendo voi stessi la parola do Dio le ragioni di vita che sono nella parola”.