Inaugurazione della Cronotassi Episcoporum

Cronotassi Episcoporum
La Diocesi celebra, valorizza, fa conoscere la sua storia lunga duemila anni.

Cronotassi, dal greco antico chronos(= tempo), e taxis (= ordine):
“elenco ordinato cronologicamente di persone succedutesi in una carica. Usato specialmente nelle successioni di vescovi”.

La pubblicazione e la presentazione di un libro è sempre un evento culturale rilevante. Oggi, dopo anni di ricerca e di lavoro certosino, viene donato e consegnato a tutti i cittadini di Terni e al mondo della cultura, un libro speciale, in edizione unica: la cronotassi episcoporum, l’elenco della lunga serie, in ordine cronologico, di vescovi che hanno retto e guidato le comunità civili ed ecclesiali di Terni, Narni, Amelia e Otricoli negli ultimi 2000 anni.
La particolarità e i pregi sono innanzitutto la definizione della ricerca su persone, luoghi e date del loro governo; quindi la materia su cui è stampato: pagine giganti di acciaio speciale delle AST, incise con tecnica di avanguardia, dal Polo di Mantenimento Armi Leggere di Terni, che sono accreditate con una garanzia di vita per almeno 2000 anni. Cultura nei contenuti, arte nel materiale e nell’incisione.
Le future generazioni potranno non solo fare memoria di questi padri della città, ma dare vita ad ulteriori approfondimenti e rettifiche cronologiche e storiche.
Diciamo un grazie sentito a quanti sono stati protagonisti e artefici a vario titolo di quest’opera.

Una città, sede episcopale, acquista prestigio non solo per la presenza di una “curia” e di un’autorità importante per la gestione amministrativa del territorio, una specie di prefettura, che rappresenta l’autorità centrale e coordina amministrativamente i Comuni e gli enti, presenti nella circoscrizione.
Vescovo significa ben altro. Il Vescovo (dal greco επßσκοπος, epískopos, “supervisore”) è il pastore proprio di una Diocesi. È, per i fedeli a lui affidati, maestro di dottrina, sacerdote del sacro culto e ministro del governo. Esercita il suo ministero in nome di Gesù Cristo, in comunione con il Papa. I vescovi sono i successori degli apostoli “Fra i vari ministeri che fin dai primi tempi si esercitano nella Chiesa, secondo la testimonianza della tradizione, tiene il primo posto l’ufficio di quelli che, costituiti nell’Episcopato, per successione che risale all’origine, possiedono i tralci del seme apostolico”.
(Lumen gentium, n. 20; citato in Catechismo della Chiesa cattolica, n. 1555)

Nel nostro territorio, nei secoli passati varie sono state le diocesi: Otricoli, Terni, Narni, Amelia, oggi raggruppate nell’unica diocesi.
E’ la Chiesa di Cristo presente e operante in questo territorio, dove i cristiani, sotto la guida dei pastori (appunto i vescovi e i sacerdoti), con la Parola e i sacramenti raggiungono la pienezza della vita cristiana.
I vescovi sono stati padri, maestri, sacerdoti, pastori, guide, educatori, formatori. Spesso hanno sopperito alla mancanza di guide civili.
Le nostre diocesi annoverano nella propria cronotassi, pastori saggi e santi.
Molti pensano che i vescovi siano funzionari di governo, diretti dal Papa, in verità i vescovi sono guide del popolo, padri dei poveri e maestri di santità.
La lunga serie di predecessori, molti dei quali santi pastori, sono stati amanti di questa terra e difensori del popolo. Hanno contribuito a definire l’identità umana, culturale e spirituale del nostro popolo: buono, generoso e cristiano.
Gli eventi e le coincidenze della storia hanno portato alcune volte anche a caduta di stile. Ma la ricchezza di tradizione, di cultura e di umanità è stata di gran lunga maggiore dei limiti.
Questa sera noi riandiamo alla bimillenaria tradizione e storia della nostra terra e della nostra Chiesa.
Siamo orgogliosi delle nostre radici e dei valori cristiani, di cui siamo impregnati; rispettiamo coloro che in essi non si riconoscono, ma “non possiamo non dirci cristiani” (come ebbe a scrivere Benedetto Croce).
Qui a Terni, Narni, Amelia, il ministero di tanti vescovi ha ridato vita e speranza a centinaia di generazioni.
Forse che il passato deve ripetersi?
Queste lastre sono la memoria di quanto hanno saputo fare in passato e ci affidano la responsabilità di essere all’altezza di compiere altrettanto bene di quanto non ne abbiano compiuto la serie di pastori.
Le nostre città hanno saputo in passato varie volte integrarsi pacificamente tra cittadini originari e cittadini migranti, tra fedi diverse. Tante menti illuminate hanno operato per il bene di queste città. I vescovi in primis.
Questa sera assumiamo il compito di dare seguito al bene operato dalla lunga serie di pastori prudenti, fedeli e saggi. Predicando il Vangelo di Gesù Cristo e promuovendo il dialogo e l’amore fraterno, possiamo contribuire al bene civile, sociale, morale e cristiano delle nostre città.