Marmore – festa Sant’Antonio abate – Le foto e il video

Nella prima domenica del tempo ordinario e alla vigilia della festa liturgica di sant’Antonio abate, il vescovo Francesco Soddu ha celebrato la santa messa nella chiesa di Sant’Andrea apostolo a Marmore. E’ stata l’occasione per conoscere la comunità parrocchiale legata alla tradizionale festa di sant’Antonio con la benedizione degli animali e la distribuzione delle ciambelle.
Il vangelo delle nozze di Cana di Galilea segna l’inizio dei segni compiuti da Gesù poichè egli manifestò la sua gloria e i suoi discepoli credettero: “anche per noi in forza del nostro incontro odierno con il Signore nella celebrazione dell’eucaristia – ha detto il vesocvo – deve avvenire la stessa cosa narrata nel vangelo, anche noi come i discepoli abbiamo l’opportunità di credere in lui e avere la vita eterna, la vita vera, che inizia e non avrà mai fine. Credere in Gesù Cristo ci riempe veramente di gioia. Gesù manifesta la sua gloria dimostra quanto egli sia importante, il peso che ha nella storia, quanto egli sia essenziale nella vita delle persone, dei singoli come delle famiglie. La presenza di Gesù nella vita di ciascuno dà un senso, e dal piattume della quotidianità si è trasformata in festa. Dobbiamo anche tenere presenti nella festa della nostra vita gli invitati principali: Gesù sua madre e discepoli; sono la prima chiesa che è la chiesa di oggi e discepoli che siamo noi”
“Come i servitori riempirono le anfore fino all’orlo – ha proseguito il vescovo – così anche noi con i nostri talenti dobbiamo riempire la vita fino all’orlo, non ci devono rimanere spazi, perché sono dannosi. Allora noi dobbiamo veramente riempire la nostra vita di tutto ciò che abbiamo a disposizione, anche di cose banali ma le dobbiamo riempire fino all’orlo in tutti quelli che sono gli stili di vita. E poi Gesù ce li restituisce trasformati in elemento di festa”.
Facendo riferimento alla figura di sant’ Antonio abate il vescovo ha detto come il santo “fece della sua vita un giardino di fiori nel deserto che andò ad abitare, perché quel deserto in Egitto divenne un via vai di gente che andava a cercare la felicità, quella felicità che sono il nostro Signore Gesù Cristo può dare davanti ad un mondo che cerca mille felicità che la mattina ci sono e la sera avvizziscono come un fiore del campo, la bella immagine di sant’Antonio che rimanda al vangelo delle nozze di cana ci deve far molto riflettere se vogliamo finalmente dare un giro di boa alla nostra vita. Facciamoci tutti evangelizzatori dei nostri coetanei, di tutte le persone quelle con le quali entriamo in contatto, perché chi è innamorato lo fa vedere”.
La messa è stata concelebrata dal vicario generale della diocesi don Salvatore Ferdinandi e dal parroco don Ioan Ghergut. Al termine e durante la giornata c’è stata la distribuzione ciambelle benedette presso il piazzale della chiesa.