Mons. Piemontese è stato dimesso dall’ospedale ed è in convalescenza nel palazzo vescovile. I ringraziamenti del presule

Il vescovo Giuseppe Piemontese, questa mattina 3 luglio, è stato dimesso dall’ospedale “Santa Maria” di Terni ed è tornato nel suo appartamento nel palazzo vescovile. Dopo il malore avvertito nella mattinata del 29 giugno ed il ricovero in ospedale nel reparto di Cardiologia, è stato sottoposto immediatamente alle cure del caso, con l’impianto di un pacemaker. Nei giorni successivi sono stati effettuati vari esami clinici, tra cui anche una coronarografia. Le sue condizioni di salute attualmente sono buone. Ora si prevede una fase di riposo e convalescenza, nel corso della quale sarà sottoposto a controlli periodici.
Mons. Piemontese ringrazia sentitamente tutte le persone che si sono prese cura di lui, i medici e infermieri del reparto di Cardiologia che si sono dimostrati degli ottimi professionisti. Ringrazia anche tutti coloro che in questi giorni hanno espresso attestazioni di vicinanza, hanno pregato, trepidato perla sua salute ed espresso auguri di pronta guarigione: autorità istituzionali, confratelli sacerdoti, diaconi e cristiani della diocesi.
“Quattro giorni di improvviso ricovero e degenza in ospedale mi hanno aiutato a comprendere la fragilità, la preziosità e la bellezza della vita, ma anche ad apprezzare la competenza, l’abilità e la delicatezza di tanti medici, infermieri e personale sanitario, che si prendono cura di te e che fanno di tutto perché tu, proprio tu, stia bene – scrive il vescovo -.
E poi il coro dei parenti, di tanti amici e conoscenti che trepidano per te, pregano perché tu possa ascoltare la voce di Gesù, che viene a bussare alla tua porta per salvarti.
E infine avverti la gioia per tante persone che ti vogliono bene, e che nei modi più disparati cercano di farti sentire la vicinanza e l’incoraggiamento a lottare e reagire alla malattia.
Ora, varcata la soglia in uscita dell’ospedale, desidero dire grazie a tutti voi, amici e amiche, medici e personale sanitario, ad uno ad uno, coinvolgendovi nella preghiera di ringraziamento al Signore e a “Santa Maria”, titolare della casa della salute, che mi ha ospitato, e pregando perché ciascuno di voi e i vostri cari possiate vivere sani e sereni”.