Narni – festa di san Cassio copatrono della città, il 4 luglio

Il 4 luglio la comunità diocesana celebra la memoria di San Cassio, copatrono della città di Narni. La solenne concelebrazione nella concattedrale di Narni con i canonici del Capitolo della Cattedrale di Narni e i parroci della vicaria di Narni, è stata presieduta dal vescovo Francesco Antonio Soddu. “Ringraziamo il Signore Dio per averci dato san Cassio – ha detto il vescovo – per poterlo annoverare tra i santi della nostra diocesi e per l’onore di averlo avuto come Vescovo di questa nostra Chiesa di Narni dal 536 al 558. Egli resse come buon pastore questa nostra Diocesi durante le invasioni barbariche. Il suo messaggio di fede in Cristo giunge fino a noi, affinché nel marasma delle molteplici invasioni barbariche che caratterizzano il nostro tempo, quelle cioè che attentano alla nostra fede e cercano la distruzione della nostra anima, abbiamo anche noi la capacità di annunciare, di testimoniare nostro Signore Gesù Cristo, nostro immenso tesoro e nostra forza”. Al termine della celebrazione c’è stata la preghiera al santo davanti al sacello di San Cassio nella navata di destra della Cattedrale dove sono poste le reliquie di S.Cassio e la cella reliquiae, e quindi il vescovo ha impartito la benedizione con le reliquie del santo narnese.
L’OMELIA DEL VESCOVO
San Cassio fu vescovo di Narni dal 536 al 568. Il papa San Gregorio nei ‘Dialoghi’ e nelle ‘Omelie’ parla della sua vita e della sua santità. Resse la Chiesa di Narni durante le invasioni barbariche, si adoperò per ammansire la furia degli invasori, affrontò personalmente il re Totila che aveva distrutto Terni e Carsulae, ottenendo che la Narni fosse risparmiata.
Si narra che ogni giorno offrisse a Dio il sacrificio di riconciliazione effondendosi in lacrime e tutto quel che aveva dava in elemosina; infine, nel giorno in cui si celebra la solennità degli Apostoli, per la quale tutti gli anni era solito recarsi a Roma, dopo aver celebrato la Messa nella sua città e distribuito a tutti il corpo di Cristo, morì attorniato da tutti i suoi sacerdoti.
Le sue reliquie, nell’850, furono rubate e portate nella Basilica di San Frediano in Lucca. Nel 1679 una parte di esse fu restituita alla città di Narni e di nuove riposte nell’Oratorio ove era stato sepolto.