Otricoli – ingresso del nuovo parroco don Stefano Monai

Domenica 25 ottobre nella collegiata di Santa Maria Assunta ad Otricoli, il vescovo Piemontese ha presieduto la celebrazione per l’ingresso del nuovo parroco don Stefano Monai. La comunità ha accolto con gioia il nuovo parroco nel saluto portato dal segretario del consiglio pastorale parrocchiale e dalla rappresentante dell’amministrazione comunale, e dal dono di tutti i parrocchiani, consegnato dalla rappresentante del gruppo de “La Tuna”. Il vescovo ha ringraziato don Lisnardo Morales che hanno lasciato la parrocchia per il nuovo incarico nella comunità di Campomicciolo a Terni, ricordando come “oggi inizia un cammino pastorale nuovo in questa comunità, il Signore ci dà un’ulteriore opportunità di ripresa, di nuovo inizio all’insegna del più grande comandamento: “Amerai il Signore tuo Dio con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima e con tutta la tua mente”.
Ha poi ricordato la recente visita pastorale e le indicazioni consegnate alla comunità, dalle quali ripartire con rinnovato impegno per l’edificazione della chiesa viva.
“In questa comunità di Colli sul Tevere, un insieme di parrocchie con 3 sacerdoti, si deve camminare insieme – ha detto il vescovo – lavorare insieme, sacerdoti e fedeli, ognuno con la sua identità, spiritualità e ruolo. Un cammino che può svolgersi nella formazione degli adulti, nella catechesi degli adulti, delle famiglie. Occorre approfondire e ascoltare insieme la parola del Signore e per gustare anche quanto è buono il Signore e quanto grande è la sua misericordia. In questa comunità c’è una grande ricchezza di confraternite, anche loro devono fare un cammino di fede attento alla parola di Dio e alla celebrazione dell’Eucarestia e ai loro carismi specifici. Una raccomandazione particolare sacerdoti, perché vivano in comunione e si prodighino nel servizio pastorale alle persone di questo territorio, ed insieme camminino collaborando e lasciando che i sacerdoti facciano solo quello che è proprio del loro ministero. Uno degli aspetti più difficili più carenti in tutta la diocesi e la pastorale giovanile, sono pochissimi i giovani che sono accanto alle nostre comunità. Bisogna fare qualcosa di più per loro, perché tutto ciò che faremo per creare spazi e camminare insieme ai giovani, sarà di grande beneficio per i giovani stessi, perchè imparino ad amare e conoscere il Signore. Infine, invito questa comunità a seguire  il proprio carisma che è dato dal nome della parrocchia di Santa Maria Assunta. Maria deve stare al centro, la spiritualità Mariana di amore, di servizio, di gioia, attenzione alla parola di Dio e agli altri e i Santi Martiri Corona, Vittore e Fulgenzio, tutto ciò deve essere sempre più approfondito è vissuto nello spirito del Vangelo”.