Parrocchia San Lorenzo Martire in Narni – celebrazione a conclusione della visita pastorale

Con una bella, gioiosa e partecipata celebrazione eucaristica, domenica 13 ottobre, si è conclusa la visita pastorale del vescovo nella parrocchia di San Lorenzo Martire a Ponte San Lorenzo e nella parrocchia dei Santi Faustino e Giovita di Narni.
Una festa della comunità, che il vescovo ha ringraziato per l’accoglienza e per i bei momenti trascorsi insieme, nella reciproca conoscenza, nell’esperienza di fraternità e missione. In particolare il ringraziamento è andato al parroco padre Mauricio de Oliveira, a fra Marcelo della comunità missionaria Provvidenza Santissima a cui è affidata la cura della parrocchia.
Giorni vissuti intensamente e scanditi dalla visita ai malati, nelle scuole, con le famiglie e i ragazzi.
Le due parrocchie sono nate al termine degli anni 40, in un territorio molto vasto, con centri abitati in espansione e con zone rurali. Una comunità legata alle tradizioni popolari e alle feste parrocchiali dei santi patroni.
La nuova chiesa parrocchiale, con i locali di ministero pastorale, è ampia e si presta ad ospitare iniziative pastorali non solo per la parrocchia ma anche per tutta la comunità. C’è una numerosa presenza di famiglie giovani, con un numero notevole di fanciulli e ragazzi dell’iniziazione cristiana seguiti da un buon numero di catechiste, che in dialogo e collaborazione con quelle dalla comunità pastorale, e si dedicano con passione e generosità al loro ministero. Molto vivace è il gruppo degli anziani che si incontrano settimanalmente, che hanno fatto della parrocchia il loro punto di riferimento per attività di animazione e di laboratorio, ma anche di preghiera (gruppo P. Pio) e di impegno liturgico (coro).
Il vescovo ha indicato alcune prospettive perchè la comunità possa crescere nell’esperienza cristiana: “Proporre e realizzare momenti sistematici di annuncio della parola, catechesi degli adulti, come pure proposte di pastorale familiare per le numerose famiglie giovani della parrocchia,collegata alla catechesi dei figli. In ogni caso occorre stabilire relazioni con i genitori e con gli adulti per far nascere in loro il bisogno della riscoperta della fede e della vita cristiana nella famiglia. Un aiuto in tal senso potrebbe venire da una più stretta collaborazione con la comunità pastorale, che può venire incontro anche per la formazione dei catechisti, la preparazione al matrimonio e la pastorale giovanile.
Credo che un impulso all’oratorio, soprattutto per i ragazzi del dopocresima, potrebbe avviare quella sensibilità e tradizione interessante per i giovani. So bene quanto sia difficile dialogare con i giovani, ma anche queste comunità non possono rassegnarsi ad avere una comunità di bambini e di anziani.
A mio avviso le parrocchie hanno le premesse e gli strumenti per sviluppare il tanto bene che viene già operato e colmare i limiti che pure si riscontrano”.
Al termine della celebrazione i ragazzi del catechismo hanno dedicato un canto al vescovo che ha poi consegnato al parroco la targa ricordo della visita pastorale.