Parrocchia San Matteo a Campitelli – apertura della visita pastorale

Con l’accoglienza e la preghiera dei vespri è iniziata la visita pastorale del vescovo nella parrocchia San Matteo apostolo a Campitelli. Ad accoglierlo nella chiesa parrocchiale il parroco don Edmund Kaminski e l’altro sacerdote collaboratore don Modesto insieme al diacono Sandro Maschiella e alla comunità dei fedeli e rappresentanti delle varie realtà parrocchiali.
Il parroco ha presentato la parrocchia e la sua comunità, nata dalla divisione della parrocchia Santa Maria del Rivo nel 1973, una parrocchia relativamente giovane che aveva come punto di riferimento l’antica chiesa di Santa Maria in Campitello, prima della costruzione della nuova chiesa di San Matteo che è stata consacrata nel 1999. E’un quartiere variegato, che ha avuto un notevole sviluppo abitativo negli anni Ottanta e che, negli ultimi anni, sta vivendo la fase di invecchiamento della popolazione e una diminuzione.
“Un momento importante per la comunità è la liturgia domenicale che è anche momento di incontro e socializzazione – ha detto il parroco –. C’è un bel gruppo di persone che si occupano della liturgia e dei canti, delle letture, la distribuzione della comunione a casa delle persone malate e alla casa di riposo. La catechesi è proposta come cammino di fede dove i primi catechisti dei ragazzi sono i genitori e che quindi non è finalizzato ai sacramenti. Non sono presenti i gruppi del cammino 0-6 anni e del post cresima anche se c’è un gruppo di giovanissimi di Azione Cattolica che continua questo percorso. La carità viene esercitata con raccolte periodiche e distribuzione di beni e vestiario due volte a settimana a 30 famiglie bisognose della parrocchia. La sensibilizzazione alla carità avviene nei tempi forti dell’avvento e quaresima. In ottobre c’è attenzione per i poveri dei paesi in via di sviluppo con la giornata Missionaria Mondiale e con l’adozione a distanza di 5 bambini in India dell’associazione “Per un sorriso Monica De Carlo” e organizzando cene missionarie per raccolta di fondi”.
Il vescovo ha quindi ricordato il senso della visita pastorale come momento di incontro e dialogo fraterno col vescovo, che viene a confermare la fede, a incoraggiare le persone e le comunità: “La visita è accogliere il Signore. Il vescovo rappresenta Gesù Buon Pastore e anche io desidero aiutarvi a camminare nella strada giusta del Vangelo. Questa comunità è dedicata a San Matteo apostolo come guida che pone il Vangelo al centro, da cogliere da comprendere da annunciare è questo il carisma di questa comunità e il Vangelo nella prospettiva di Matteo che voi avere il dovere di approfondire di studiare per trasmetterlo agli altri”.