Parrocchia Sant’Antonio Narni – apertura della visita pastorale

Con l’accoglienza e la liturgia di apertura è iniziata la visita pastorale del vescovo alle parrocchie di Sant’Antonio di Padova a Narni scalo e Santa Maria della Cerqua. Ad accoglierlo il parroco don Stefano Monai e il viceparroco don Sandro Castellani, insieme alla comunità parrocchiale.
Sono state presentate le parrocchie dislocate su un territorio piuttosto articolato, comprendente tutta la zona di Narni scalo e del santuario della Madonna del Ponte, dove ci sono molti nuovi insediamenti abitativi.
Una comunità articolata e organizzata che conta circa 3500 persone, oltre ad un migliaio di abitanti nella parrocchia di Santa Maria della Cerqua e 1500 nella zona del santuario della Madonna del Ponte. “La nostra comunità parrocchiale – ha detto il parroco – esprime una varietà di carismi e vocazioni, in una rete di relazioni personali e tra gruppi con differenti realtà più o meno strutturate. A partire dalla vita liturgica, catechetica e caritativa che trova il suo centro nella Chiesa parrocchiale e nei locali adiacenti. Nel corso degli anni la Comunità si è espressa attraverso varie proposte formative: i gruppi di catechesi per i fanciulli e ragazzi, circa 100 con le loro famiglie, i percorsi di catechesi per adulti, gruppo famiglia con 15 coppie circa insieme al movimento pro sanctitate, corso prematrimoniale, la realtà de gruppo “Arcobaleno” post cresima e il gruppo animatori, la Caritas con il punto di ascolto e la distribuzione di alimenti e capi di vestiario, la commissione della storica festa del santo patrono e il gruppo missionario, la presenza dei ministri straordinari della comunione, accoliti e del coro. Inoltre è presente il gruppo di preghiera S.Pio, l’adorazione eucaristica del primo mercoledì del mese, e quella del venerdì mattina con la possibilità di ricevere il sacramento della riconciliazione. Il centro focale in cui tutti attingiamo sapienza ed esperienza di armonia e comunione rinnovata è l’Eucarestia domenicale, che poi porta ad avere quella stima fraterna e amicale presente nei nostri ambienti e che aiuta ad affrontare e risolvere anche le difficoltà e le inevitabili tensioni che a volte emergono”.
Di grande aiuto e respiro per i sacerdoti, è il collegamento continuativo con la Forania, vissuto grazie agli incontri presbiterali e ad alcune iniziative condivise (es. campi-scuola estivi, Catechesi etc.)
La fatica è nell’articolare percorsi oratoriali o di servizio capaci di attrarre e coinvolgere i cresimati per un ulteriore itinerario personale e comunitario, ad interagire tra i gruppi parrocchiali, la difficoltà a formare e rendere stabile il gruppo liturgico.
Il vescovo ha ricordato il senso della visita pastorale come incoraggiamento ad essere fedeli al vangelo di Gesù, valutare verificare anche come è impostata la vita pastorale della parrocchia, correggere e dare impulso per una vita cristiana sempre più rivolta ad amare il Signore. “La comunità deve riflettere su se stessa, rivedere ed intensificare la propria fedeltà al Signore Gesù e nell’incontro con il vescovo condividere esperienze, preghiera a celebrazioni, nell’impegno di incrementare la vita cristiana. Questa chiesa è dedicata a Sant’Antonio che rappresenta il vangelo e la carità, dovete approfondire la vita, la spiritualità e carisma del vostro santo patrono. Vangelo da ricevere e dare, da approfondire e poi la carità, stabilire relazioni nuove, amorevoli, anche con chi è in difficoltà”.