Parrocchie Cattedrale, Santa Croce, San Salvatore – celebrazione a conclusione della visita pastorale

Con la solenne e partecipata celebrazione nella cattedrale di Terni di domenica 25 novembre, si è conclusa la visita pastorale del vescovo alle parrocchie di Santa Maria Assunta nella Cattedrale di Terni, Santa Croce e SS. Salvatore. Giorni vissuti nell’incontro con le diverse realtà associative del territorio, con i ragazzi del catechismo e gli animatori dell’oratorio, con gli operatori pastorali, la preghiera per i migranti, nell’ascolto dei poveri e immigrati, nell’incontro con gli studenti della scuola primaria e del liceo scientifico Donatelli, la visita al Comune di Terni, alla Procura e Tribunale, nella visita ai malati e anziani.
Il vescovo ha ringraziato la comunità e i sacerdoti don Alessandro Rossini, don Roberto Cherubini, don Antonio Maniero, don Carlo Romani e don Mario Lendini per l’accoglienza.
L’unità pastorale Terni centro è composta da realtà variegate, da numerosi anziani e giovani che stanno rivitalizzando l’oratorio d poco riavviato.
“Una comunità piena di doni del Signore – ha detto il vescovo – che raccoglie una tradizione per rinnovarla e trasmetterla agli altri. Vogliamo che questa zona cammini insieme, che non siano tre parrocchie divise, distinte, ma una comunità che cammina insieme, che insieme impara a conoscere Gesù e ad essere discepoli del suo regno. La realtà più bella sono i ragazzi. Mi auguro che aiutino questa comunità a diventare più cristiana, ad amare di più Gesù e che gli adulti si impegnino di più a vivere come discepoli del Signore come la prima comunità di Gerusalemme. Ci sono anche tanti giovani che non frequentano la parrocchia, che vivono accanto alla parrocchia , questa è una difficoltà. E’ necessario allora che i cristiani, gli adulti insieme ai giovani, trovino il modo per annunciare Gesù a loro oggi, alle persone che vivono questi nostri tempi e in questi nostri luoghi. In questo territorio vi sono anche tante istituzioni e tante altre realtà che forse bisognerebbe avvicinare un po’ di più per aprire un dialogo con tutti, perché a tutti in maniera diretta o indiretta si ha annunciato Gesù”.