Polymer e Collescipoli – visita del vescovo alle scuole primarie e medie

In occasione della visita pastorale all’unità pastorale Polymer e Collescipoli, il vescovo ha incontrato gli alunni e docenti di alcune scuole della direzione didattica statale San Giovanni che si trovano nel territorio della parrocchia: la scuola primaria “L. Feliciangeli” di Collescipoli, accolto dalla dirigente Teresa Assunta Fiorillo e dalla coordinatrice di plesso Catia Paterni e da alcuni bambini con i tamburini e i costumi del corteo storico di Collescipoli. I bambini di tutte le classi hanno poi cantato “Girotondo di tutto il mondo”, una canzone sull’amicizia universale. Il vescovo ha quindi risposto alle domande dei bambini sulla sua missione di vescovo, la sua storia e vita.
Seconda tappa è stata la scuola dell’infanzia “Il Piccolo Principe” di Collescipoli, coordinatrice di plesso Maria Rita Proietti
Nel quartiere Polymer il vescovo ha incontrato i bambini e docenti della scuola primaria Cianferini accolto dalla dirigente scolastica Teresa Assunta Fiorillo e dalla coordinatrice di plesso Marisa D’Acchille. I 110 bambini della scuola hanno accolto il vescovo con una canzone sulla diversità. E’ seguito il dialogo con il vescovo, al quale i bambini hanno posto diverse domande tra cui il suo rapporto con le nuove tecnologie. “Questi strumenti sono utilissimi – ha detto – ma c’è il rischio che diventino un canale di cattiveria e pettegolezzo. Dovete stare in guardia dalla dipendenza da questi strumenti, e vanno usati con molta attenzione”.
Ultima tappa della visita è stata la scuola secondaria di primo grado Alterocca dell’i.c. Brin, dirigente Carmen Maria Clara Iuliano. Il vescovo ha dialogato con i ragazzi sui temi della violenza e del bullismo. “Sono preoccupato perché vedo che si diffonde una cultura che non ha niente di buono. Voi siete giovani e vi chiedo di vivere la vostra vita con gioia, senza fare del male agli altri e soprattutto a voi stessi. Ho incontrato finora moltissimi ragazzi e ho visto la voglia di impegnarsi. Purtroppo però ci sono anche alcuni che vogliono far soffrire gli altri. Voglio lanciarvi questo appello perché anche voi possiate aiutare i vostri amici che stanno per “sbandare” a tornare su una strada retta. Vorrei che crescesse una mentalità di cura e di rispetto. Vi chiedo poi, ad ognuno di voi, di cercare sempre la verità. Non abbandonatevi alle banalità. Lo studio vi aiuterà in questo”.