Precisazioni su Elia Cataldo ottobre 2020

A seguito delle numerose richieste di chiarimenti riguardo alla figura di Cataldo Elia (erroneamente detto “fra Elia”) pubblichiamo nuovamente la nota ufficiale della Diocesi di Terni-Narni-Amelia divulgata sin dal 2008 e successivamente nel 2012:
“L’ex convento “San Francesco” di Calvi è una struttura, attualmente ad uso di abitazione civile, nella quale dimora, come legittimo proprietario, Cataldo Elia con un piccolo gruppo di persone. Egli ha chiesto per sé e per il gruppo che lo accompagna, il paterno discernimento del vescovo diocesano Vincenzo Paglia, il quale sta seguendo con attenzione il loro cammino.
Al fine di poter raggiungere una comprensione completa e obiettiva si rende necessaria la massima prudenza e la valutazione di ogni elemento utile al discernimento. Per questo motivo, né lui né il suo gruppo hanno ancora ricevuto alcuna approvazione ecclesiastica, anche se a loro è riservata la premurosa attenzione della Chiesa, la quale è per tutti importante. In questo momento è stato richiesto a Cataldo Elia di non animare incontri di preghiera, nelle chiese parrocchiali e non parrocchiali, del territorio della Diocesi di Terni Narni Amelia”.

Ad integrazione della stessa comunicazione il vescovo Piemontese intende precisare:
“Elia Cataldo non è un religioso, ma è un cristiano laico, che insieme al suo gruppo, non ha avuto alcun riconoscimento ecclesiastico. La sua abitazione non si configura come convento e casa religiosa nel senso canonico.
I suoi viaggi o “missioni” sono richiesti da fedeli, gruppi o parrocchie direttamente a lui con l’approvazione scritta dei rispettivi vescovi, che così si assumono ogni responsabilità circa i contenuti, le modalità della visita e i gesti e le parole di Elia Cataldo.
Il vescovo di Terni-Narni-Amelia, non promuove né incoraggia tali viaggi, ma viene solo informato da Elia Cataldo circa gli inviti e le autorizzazioni da parte dei vescovi diocesani, dove egli si reca.
Il vescovo di Terni-Narni-Amelia, mons. Giuseppe Piemontese, gradirebbe ricevere da vescovi, ecclesiastici e laici che, organizzano o partecipano agli incontri di Elia Cataldo, impressioni e valutazioni su tali incontri”.