San Valentino 2021 – Messaggio del Vescovo alla comunità

«Cari fedeli, cari cittadini ternani, invito tutti a celebrare la festa di san Valentino anche in tempo di pandemia. In parte mancherà la solennità usuale ed esteriore e non avranno luogo le tante manifestazioni civili e popolari, che solitamente si accompagnano alla festa al fine di evitare assembramenti.
Del resto l’elevato numero di malati e di morti ci richiama alla responsabilità. Molti sono colpiti da sofferenze e lutti e tutti condividiamo il dolore di tanti concittadini, o addirittura siamo stati segnati nelle nostre stesse famiglie.
Le stesse gravi ristrettezze sociali ed economiche, causate dalla pandemia, suggeriscono parsimonia e non consentono baldorie e manifestazioni di piazza.
E tuttavia la festa del santo patrono, quest’anno può essere vissuta in un clima di più piena spiritualità, di sincera devozione e di prolungata preghiera.
Una preghiera che vuole invocare l’intercessione del Santo per ottenere salute per i malati, conforto ai sofferenti, rinnovo degli stili di vita, la pace in Italia e nel mondo, lavoro onesto per i disoccupati, futuro per i giovani, solidità dell’amore degli innamorati, benessere per tutti.

Domenica 7 febbraio, alle ore 11.30, dopo la santa Messa celebrata nella cattedrale di Santa Maria Assunta, l’urna con le Reliquie di san Valentino, accompagnata solamente dal vescovo e dal sindaco, in forma privata, attraverserà le strade della nostra città per invitare la benedizione del Santo su singoli, famiglie e governanti. Invitiamo a non provocare assembramenti, ma a distanza sostare in preghiera. I cittadini che hanno finestre e balconi prospicienti la strada, espongano un segno di rispetto e devozione e si affaccino per unirsi alla preghiera.

I cristiani, i cittadini ternani hanno l’onore e il compito di custodire e venerare i resti mortali di san Valentino a nome di tutti, anche di coloro che nel mondo intero direttamente o solo per mera tradizione laica, festeggiano san Valentino di Terni, santo degli innamorati.

Quest’anno, a partire dalla festa di san Valentino intendiamo fare memoria della visita di San Giovanni Paolo II alle acciaierie e a Terni, avvenuta 40 anni fa, il 19 marzo 1981. Un evento ancora vivo nella mente di coloro che vi hanno partecipato e raccontato con entusiasmo alle generazioni successive.
Il papa San Giovanni Paolo II, proprio all’inizio della visita, salutando le autorità, pronunciò parole lusinghiere verso la città, i suoi lavoratori e i cittadini tutti: “Sono particolarmente lieto di trovarmi oggi, solennità di san Giuseppe, il quale – come è noto – è Patrono della Chiesa universale e protettore dei lavoratori, in questa operosa Città di Terni, che, vegliata dalla mole antica della Cattedrale, e caratterizzata dalle enormi strutture delle acciaierie, si distingue, oltre che per le profonde tradizioni cristiane, per la sua pulsante attività industriale, sociale ed economica. Mi ha fatto veramente piacere ammirare dall’elicottero, venendo qui questa mattina, lo scenario vasto ed attraente di questa regione umbra ricca di verde e di acque; ma non dimentico che essa è ricca anche e soprattutto di numerosi e grandi santi e nota per la schietta spontaneità dei suoi abitanti, temprati nel carattere dalle consuetudini del duro lavoro e insieme distinti da sentimenti fieri, gentili e generosi”.

Il tema del lavoro, in riferimento alla nostra città, sarà come il filo conduttore delle riflessioni che, a partire dalla festa di san Valentino verrà trattato in occasione del 40° anniversario della visita del papa (19 marzo, festa di san Giuseppe) fino al mese di maggio, quando festeggeremo san Giuseppe Lavoratore.
Tale proposta, coordinata dall’Azione Cattolica diocesana e dal Comitato diocesano, intende avere l’apporto e il coinvolgimento del mondo del lavoro, le parti sociali e tutti i cittadini.

San Valentino, ridoni speranza al mondo, perché l’amore cresca, che esso non si sfaldi in un tempo di quarantena e di crisi come quello che attraversiamo».