San Valentino 2022 – intervento presidente Azione Cattolica Luca Diotallevi

Se ci guardiamo intorno, vediamo strade e muri … ma strade e muri cosa mai hanno a che fare con l’amore?
E vediamo fogne, negozi, studi, scuole, capannoni, leggi e bolli: cosa hanno a che fare con l’amore?
E vediamo anche urne elettorali e “poltrone”, vigili, poliziotti e carabinieri, soldi e libri: cosa hanno a che fare con l’amore?
Tutto questo cosa mai può aver a che fare con l’amore?

Eppure la Chiesa ci insegna che «bisogna tenere in grande considerazione il bene comune. (…) Volere il bene comune e adoperarsi per esso è esigenza di giustizia e di carità. Impegnarsi per il bene comune è prendersi cura (…) e avvalersi (…) di quel complesso di istituzioni che strutturano giuridicamente, civilmente, politicamente, culturalmente il vivere sociale, che in tal modo prende forma di Città. (…) È questa la via istituzionale (…) della carità, non meno qualificata e incisiva di quanto lo sia la carità che incontra il prossimo direttamente» (Benedetto XVI, Caritas in veritate, n.7).
… e allora sì che strade e muri, fogne, piazze e negozi, scuole, fabbriche, carte, leggi e bolli, urne elettorali e “poltrone”, vigili, poliziotti e carabinieri, soldi e libri, cemento, ferro, legno, vernice e inchiostro possono diventare sostanza d’amore. Lo possono, se diventano la materia di una Città libera, aperta ed inclusiva, lo possono quando sono mosse e incontrano fame e lacrime, solitudine e dolore, talenti in cerca di espressione e istanze di libertà e di diritto.

Valentino, vescovo santo e patrono di Terni, ancora una volta, siamo qui a chiedere la tua intercessione.
Prega con noi perché la nostra speranza conservi sempre la forma di Città, speranza della e nella Gerusalemme che scende dal Cielo (cfr. Ap 21, 10).
Prega con noi perché non temiamo, ma amiamo ogni città come patria di differenze, patria che l’Altissimo mantiene salda (cfr. Sal 86, 5).
Prega con noi perché, come Paolo a Corinto, ciascuno e ciascuna ami e cerchi il lavoro, dovere e modo di abitare con responsabilità la città (cfr. 1Tess 4, 11-12).
Prega con noi perché, come Paolo ad Atene, viviamo la città quale luogo di confronto intellettuale rigoroso, franco, gentile e paziente (cfr. At 17, 16-31).
Prega con noi perché, come Paolo ad Efeso (cfr. At 19, 35-41) ed a Roma (cfr. At 25, 8-12), condividiamo con tutti la ricerca del diritto: anima condivisa della città .
Valentino, intercedi perché anche noi, come te, se necessario, abbiamo la forza di combattere senza riserve e senza paure contro ogni potere che facendosi assoluto e sovrano tenti di trasformare la Città, la nostra città o un’altra città, in una Babilonia di oppressione e conformismo (cfr. Gen 11, 1ss).
Valentino, prega con noi perché conserviamo la memoria di Enoc, la prima città di cui parlano le Scritture, e perché con essa conserviamo la memoria che ogni città non è luogo di confusione tra bene e male, ma dono sempre rinnovato di altre possibilità, anche per il nostro fratello Caino (cfr. Gen 4, 15-17).
Valentino, vescovo di questa Chiesa e della Chiesa universale, prega con noi perché non dimentichiamo mai che chi è cittadino o cittadina di una città, è cittadino o cittadina di ogni città.

Valentino, intercedi oggi e sempre per noi, ternani e ternane, perché anche in questi tempi difficili sappiamo essere cittadini degni della nostra città e di quella che scende dal Cielo, perché abitando l’una operosamente attendiamo l’altra (cfr. Fil 1, 27).

Terni, 13.02.2022, Basilica di San Valentino,
Luca Diotallevi, presidente diocesano della Azione Cattolica di Terni Narni Amelia