Te Deum di fine anno 2021

Una fine d’anno particolare, carico di pesantezze dell’anno trascorso, ma anche di segni di speranza. L’ineluttabilità dello scorrere del tempo, che induce alla riflessione.

La persistenza incalzante dell’epidemia del Covid 19, ritornata particolarmente virulenta e diffusa nella variante Omicron, col carico di sofferenze, limitazioni, lutti.
L’incertezza economica e sociale, in Italia e nel mondo, persistente e nascosta dal velo della sbandierata ripresa
L’instabilità civile, sociale, economica diffusa nel mondo: guerre, fame, migrazioni e morti
La precarietà delle nostre città
I giovani disorientati, privi di riferimenti e alle prese con sepre nuovi disagi psicologici ed educativi ed incerti sulle sorti del futuro.

Ma anche segni di speranza, seminati dalla Provvidenza
La disponibilità dei vaccini
L’attivismo di tanti volontari, ONG che curano le ferite di popolazioni incolpevolmente arretrate e succubi di violenze e sopraffazioni.
La distribuzione di bonus e agevolazioni economiche, previsti dalla manovra economica del Governo italiano a molteplici categorie sociali, rappresentate dai partiti politici
Il Piano nazionale di ripresa e resilienza, strumento e opportunità di sviluppo, affidato alla disponibilità e alla responsabilità della nazione.
Il rinnovo della proprietà di AST
La prossima Ordinazione e insediamento del nuovo vescovo della diocesi di TNA.

La nostra speranza è la venuta di Gesù Cristo, nato da Maria, fatto uomo nella pienezza del tempo, Emanuele-Dio con noi, sempre pronto e attento a dare pienezza e accoglimento alle aspirazioni di chi è disposto ad accoglierlo
L’era nuova a cui tutti aspiriamo con l’inizio del nuovo anno può realizzarsi se il figlio di Dio nato da donna viene ricollocato al centro delle riflessioni, interessi, agire degli uomini.
Con l’animo pieno di gratitudine e di speranza lasciamoci raggiungere dalla benedizione del Signore, dalla luce del suo volto, riflessa sul nostro volto perché trasformi le pene in speranza, la Provvidenza in ringraziamento.
Anche quest’anno abbiamo assistito a gesti eroici di altruismo e di generosità, emersi dal profondo di una umanità e che pensavamo scomparsi.
Medici, infermieri, operatori sanitari, farmacisti, forze dell’ordine, Istituzioni…. Ma anche genitori, figli, amici, giovani volontari che si sono prodigati e inventati modi per portare cure, aiuti e sollievo a chi era nel bisogno e nella solitudine: per tanto bene ringraziamo il Signore!
Abbiamo osservato con meraviglia mista a sbigottimento le tante file di indigenti soccorsi alle mense della Caritas o di altre istituzioni benefiche: perché ci dai il pane quotidiano ti ringraziamo, Signore.

Anche le Istituzioni civili, militari, gli scienziati di ogni parte del mondo hanno assicurato la vicinanza operosa e benefica al popolo. Per i nostri governanti ti ringraziamo, Signore.

Le ristrettezze economiche di famiglie, aziende, imprese hanno accresciuto la sofferenza e la preoccupazione per il presente e per il futuro. I progetti di sostegno economico, messi in campo dell’Unione europea e dai singoli Stati, alimentano la speranza nella ripresa economica, civile, sociale, culturale. Per questo ti ringraziamo, Signore.

I farmaci resi disponibili per tutti i malati e soprattutto il vaccino anticovid, distribuito in varie parti del mondo e anche in Italia, è frutto della collaborazione tra scienziati, ma anche della sinergia di governi e autorità varie. Anche ciò è segno della benevolenza e Provvidenza del Signore che ispira il volere e l’operare per la diffusione del bene tra gli uomini. Per questo ti ringraziamo, Signore.

Questa pandemia dove rafforzare in ciascuno il senso della responsabilità nelle scelte e nei comportamenti; il senso della comunità civile ed ecclesiale: nessuno si salva da solo e Dio non ci salva da soli, ma come popolo.
Il popolo di Dio che sa leggere i segni dei tempi, anche di questa pandemia; sa riconoscere la presenza misericordiosa di Dio, impara ad apprezzare, a rispettare, custodire e curare il creato e i frutti della terra e del lavoro dell’uomo per un universo sano, ordinato per il benessere materiale e spirituale dell’umanità. Ti ringraziamo, Signore.

Il Signore ha assicurato la sua continua guida alla Chiesa; oggi la nostra Diocesi, la nostra gente sta sperimentando la continuità della guida misericordiosa del Buon Pastore nella successione apostolica con l’elezione del nuovo vescovo Francesco Antonio. Abbiamo l’animo sommamente grato al Signore anche per il ministero del vescovo Giuseppe. Per questi segni di amore Ti ringraziamo, Signore.

Papa Francesco per la 55^ Giornata mondiale della pace propone tre vie per la costruzione di una pace duratura.
Anzitutto, il dialogo tra le generazioni, quale base per la realizzazione di progetti condivisi.
In secondo luogo, l’educazione, come fattore di libertà, responsabilità e sviluppo.
Infine, il lavoro per una piena realizzazione della dignità umana.
Lo Spirito Santo disponga i cuori degli uomini di buona volontà a promuovere la pace seguendo queste tre vie, per questo preghiamo e ringraziamo
Su tutti noi, le nostre famiglie, le comunità cristiane, sui vivi e i defunti scenda la benedizione del Signore, quale auspicio di gioia, benessere e pace.