Visita del presidente Ciampi a Terni

Il Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi ha visitato la città di Terni il 16 ottobre 2001, in occasione della visita di tre giorni in Umbria che lo ha portato anche a Perugia e Foligno.
Arrivato a Terni alle 10 di mattina il Presidente ha incontrato le autorità cittadine a Palazzo Gazzoli, poi si è recato a Palazzo Spada, dove ha incontrato il Consiglio Comunale, cui sono seguite le visite in Cattedrale, Prefettura, Videocentro, Acciaierie e Cascata delle Marmore. Ciampi ha incontrato anche rappresentanti del mondo dell’imprenditoria e dell’associazionismo. Nel corso dei suoi interventi ha parlato anche dell’iniziativa “In Comune per l’Africa” organizzata dalla Comunità di Sant’Egidio insieme a tutti i Comuni della Diocesi per combattere l’Aids in Mozambico.

IL PRESIDENTE CIAMPI SU “IN COMUNE PER L’AFRICA”

Terni, Palazzo Gazzoli, 16 ottobre 2001

“… E il mio grazie al lavoro profuso dalla vostra città va di pari passo al sentimento di gratitudine a Terni per l’impegno sociale che ha sempre dimostrato e che tuttora svolge. Ne avrò modo, e di questo ne sono particolarmente lieto, di parlare di questi temi nel successivo incontro che avrò con le associazioni di volontariato, però non riesco a non darvi un anticipo di una considerazione – indotto da un accenno che ha svolto il sindaco Raffaelli – perché è un tema che mi sta particolarmente a cuore. Mi riferisco all’iniziativa che è stata adottata di farsi carico di un impegno concreto – che si di esempio e di modello – nei paesi africani; in particolare nella campagna contro l’Aids.
E’ importante che questo impegno si traduca presto in realtà. Lo era da prima – e fui lieto di poter dare un piccolo contributo nel mettere in contatto l’importante impresa dei prodotti farmaceutici, per la cura di questa malattia, con la Comunità di Sant’Egidio – ma lo è ancora più significativo e indispensabile oggi perché essa diventa una concreta azione e rappresenta la dimostrazione dello spirito con il quale affrontiamo i problemi dei paesi poveri, specialmente in questi momenti in cui bisogna confermare con le opere che nella lotta contro il terrorismo si abbia sempre presenta la lotta a favore dei Paesi meno fortunati, nei confronti di coloro che soffrono. E in particolare in alcuni continenti concentrati, come quello dell’Africa. Mi auguro che questo avvenga e che esso rappresenti un modello; occorre sempre riuscire a far partire questa iniziativa del Mozambico, facendo cooperare insieme chi produce il medicinale (quella che chiamiamo l’offerta) con coloro che hanno bisogno del medicinale (che corrisponde alla domanda). Ma questa cooperazione deve essere organizzata, perché si tratta di affrontare cure complesse, che non si esauriscono in un solo incontro con un medico o con un’infermiera.
Se riuscissimo a realizzare tutto questo – in una realtà sia pure limitata, anche se rappresentata da dimensioni che per noi, col metodo italiano, costituiscono di per sé già misure grandi, come quella del Mozambico – esso potrebbe poi costituire un modello da applicare nelle altre regioni dell’Africa. Ma in particolare sarebbe la dimostrazione concreta di quello che l’Italia fa e dello spirito con il quale il nostro Paese affronta la terribile emergenza che stiamo attualmente vivendo. E questa realtà sta a dimostrare quello che ho sempre pensato: l’Italia è un Paese straordinario. Lo dico e lo ribadisco, tranquillamente, senza retorica. E lo ripeto qui a Terni, perché dimentichiamo spesso, quando siamo qui a Terni che la fama industriale che essa giustamente si è guadagnata, a volte porta anche a dimenticare alcuni aspetti importantissimi di questa città, di questa provincia”.

Terni, Prefettura, 16 ottobre 2001

“Trovo particolarmente significativo il fatto che il volontariato, nelle nostre società avanzate, si dimostri particolarmente attento e sensibile ai bisogni di altre società meno fortunate, dove regna la povertà, e dove guerre e conflitti suscitano infinite sofferenze. Non torno qui ora, perché ne abbiamo già parlato in altra sede, su questa importantissima iniziativa che vi proponete di svolgere in Mozambico. Ho visto, entrato nel vostro Duomo, il bel cartellone nel quale con precisione vengono illustrate le attività e le iniziative che state allestendo e quelle che in futuro realizzerete. L’unico augurio è l’unico auspicio che desidero sottolineare è che presto cominci sul campo l’avvio di questa opera. Forti dei nostri valori, dobbiamo dimostrare di essere consapevoli del fatto che proprio la nostra maggiore ricchezza ci impone maggiori doveri verso i popoli meno fortunati. La coscienza dell’universale è tipica della nostra cultura e civiltà: e anche le testimonianze che abbiamo oggi ascoltato ne danno la concreta conferma. Ognuno deve fare la sua parte, il ruolo che gli ispira in primo luogo la propria coscienza. Affinché il rapporto tra le istituzioni di governo e le organizzazioni non governative dia i suoi frutti; è indispensabile che i governi riconoscano l’importanza del volontariato e diano concreto sostegno alle sue organizzazioni riconoscendo che esse possono svolgere con efficienza particolare compiti difficili, che richiedono senso di abnegazione, slancio di amore e di altruismo”.