XXXVIII giornata per la Vita – veglia di preghiera “La Misericordia fa fiorire la vita” – le foto

La diocesi celebra la XXXVIII giornata per la Vita sabato 6 febbraio alle ore 21 nella cattedrale di Terni con la veglia di preghiera per la vita nascente “La Misericordia fa fiorire la vita”. Preghiera per l’acquisto della indulgenza plenaria con il passaggio attraverso la Porta Santa e Adorazione Eucaristica presieduta da mons. Giuseppe Piemontese.
La veglia di preghiera sarà preceduta dal convegno in programma venerdì 29 gennaio alle ore 18 al Museo diocesano di Terni: “Misericordia e giustizia nella difesa della vita” con l’intervento di don Christian Cerasa (Vicario Episcopale nella Arcidiocesi di Ravenna-Cervia).

Venerdì 26 Febbraio 2016 ore 17 Museo diocesano: “Responsabilità e cura per la vita nascente”. Incontro-confronto con i professionisti della Sanità della Diocesi.
Relatori: Angelo Francesco Filardo, ginecologo, presidente della Federazione Regionale dei MPV e CAV dell’Umbria: “Vecchie e nuove forme di aggressione alla vita nascente”; Cinzia Baccaglini, psicologa e psicoterapeuta: “Le conseguenze psichiche post-aborto e post-FIVET”; padre Massimiliano Michielan, OFM: “La Misericordia, medicina spirituale per le scelte contro la vita nascente”.

“Chiunque si pone al servizio della persona umana realizza il sogno di Dio – si legge nel messaggio del consiglio permanente della Cei -. Contagiare di misericordia significa aiutare la nostra società a guarire da tutti gli attentati alla vita. L’elenco è impressionante: “È attentato alla vita la piaga dell’aborto. È attentato alla vita lasciar morire i nostri fratelli sui barconi nel canale di Sicilia. È attentato alla vita la morte sul lavoro perché non si rispettano le minime condizioni di sicurezza. È attentato alla vita la morte per denutrizione. È attentato alla vita il terrorismo, la guerra, la violenza; ma anche l’eutanasia. Amare la vita è sempre prendersi cura dell’altro, volere il suo bene, coltivare e rispettare la sua dignità trascendente”[1]. Contagiare di misericordia significa affermare – con papa Francesco – che è la misericordia il nuovo nome della pace. La misericordia farà fiorire la vita: quella dei migranti respinti sui barconi o ai confini dell’Europa, la vita dei bimbi costretti a fare i soldati, la vita delle persone anziane escluse dal focolare domestico e abbandonate negli ospizi, la vita di chi viene sfruttato da padroni senza scrupoli, la vita di chi non vede riconosciuto il suo diritto a nascere. Contagiare di misericordia significa osare un cambiamento interiore, che si manifesta contro corrente attraverso opere di misericordia”.

 

 

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