Alviano – riapertura della chiesa di Santa Maria Assunta. L’amministrazione comunale dichiara san Francesco di Assisi copatrono della città

Doppia festa ad Alviano il 4 ottobre per la riapertura della chiesa parrocchiale e per la festa di San Francesco di Assisi che è stato dichiarato copatrono della città insieme a Santa Maria Assunta. Una scelta dell’amministrazione comunale che trova fondamento nella storia francescana nella bassa Umbria e ad Alviano, terra in cui San Francesco nel suo passaggio, ha operato il famoso miracolo delle rondini riportato nei fioretti di san Bonaventura e dove promise la regola del Terzo Ordine Francescano, oggi O.F.S e terra di molte vocazioni dedicate agli ordini francescani.
Nella solenne celebrazione di domenica 4 ottobre, presieduta dal vescovo Giuseppe Piemontese, concelebrata dal parroco padre Michele Pellegrini e da don Donato Katawa, è stata letta la delibera del Comune che ha decretato il patronato di San Francesco e il sindaco Giovanni Ciardo ha acceso la lampada votiva al santo e letto la preghiera di affidamento della città al santo di Assisi. Le rappresentanze dei rioni di Alviano hanno portato una candela all’altare. Alla celebrazione è intervenuto anche il presidente della Provincia di Terni Giampiero Lattanzi.
La chiesa cinquecentesca, in stile romanico, danneggiata dal sisma del 30 ottobre 2016, è stata oggetto in questo periodo di lavori di consolidamento e di restauro, opere finanziate dalla Regione Umbria, cofinanziati dalla Parrocchia, dai fondi 8 per mille della Cei e dalla Fondazione Carit.
“Dopo 4 anni siamo qui per esprimere il nostro ringraziamento al Signore e rinnovare la speranza – ha detto il vescovo -. Tre sono i motivi di riflessione: la pandemia del coronavirus, gli eventi naturali come il terremoto che ci spingono a riesaminare il nostro rapporto con la natura, di custodia, di vigilanza per il creato come san Francesco ci ha insegnato. E ancora la proclamazione di san Francesco copatrono di Alviano luogo dove ha posto la sua dimora temporanea e ha compiuto gesti significati per tutta la cristianità e il mondo francescano. La comunità si ritrova nella sua chiesa, per diventare a vostra volta chiesa fedele, per crescere come popolo santo di Dio,, che si ritrova attorno alla parola, all’eucarestia e ai sacramenti e per vivere la carità, l’amore verso i fratelli, nei gesti quotidiani nella famiglia, nella città, nei gruppi e associazioni.
Scegliere Francesco di Assisi come patrono significa riconoscersi nei suoi valori, nei suoi esempi, nella sua spiritualità. Francesco di Assisi si è fatto immagine viva di Cristo crocifisso fino a ricevere il sigillo della passione di Cristo, ha posto attenzione ad una vita di povertà perchè voleva imitare Gesù libero dei beni di questo mondo e non esserne schiavo; ha vissuto la fratellanza umana, ha voluto essere fratello universale delle persone che per lui erano dono di Dio. Una prospettiva che dobbiamo un po’ alla volta fare nostra, come indica anche papa Francesco nella sua enciclica Fratelli tutti“.