Primo appuntamento per la comunità diocesana, alla ripresa dell’attività pastorale, è stata l’assemblea ecclesiale di domenica 17 settembre nella Cattedrale di Terni, aperta dalla concelebrazione eucaristica presieduta dal vescovo Piemontese, con i sacerdoti della diocesi, diaconi, ministri vari, catechisti, religiosi, membri dei Consigli parrocchiali, delle associazioni, dei movimenti, dei gruppi ecclesiali, le famiglie più coinvolte direttamente nella formazione cristiana dei propri figli, i giovani.
“Comunione e missione nella nostra chiesa diocesana” il tema dell’assemblea che s’inserisce nel cammino intrapreso dalla comunità diocesana di comunione e missione e che pone al centro l’indizione e presentazione delle finalità e modalità della visita pastorale del vescovo alle parrocchie, visita pastorale che avrà inizio in autunno a cominciare dalla forania della Valle Teverina.
“Stiamo per iniziare un nuovo anno pastorale: tempo di Grazia per crescere nella fede, nell’amore del Signore e nella gioia – ha detto il vescovo nell’omelia -. Il percorso di comunione che stiamo facendo e che vogliamo portare, con la visita pastorale, nelle singole comunità parrocchiali, ha la radice e il fondamento nella comunione trinitaria, nella quale con Gesù siamo immessi. Nelle nostre comunità, nelle nostre famiglie, durante la nostra esistenza, siamo chiamati a riprodurre l’amore, la misericordia e la gioia, doni di Dio all’uomo e alla Chiesa, segno efficace della Grazia e mistero della presenza di Dio nel mondo. Tutti noi, avvolti e amati da Dio, possiamo essere la speranza per un mondo trasformato e salvato secondo l’esempio e i parametri di Gesù”.
L’OMELIA DEL VESCOVO (versione integrale)
E’ poi seguita la lettura da parte del cancelliere mons. Roberto Bizzarri del decreto d’indizione della visita pastorale e quindi la presentazione delle finalità e modalità della visita da parte del vescovo: “Essa, in parole semplici, può definirsi come una presenza prolungata del vescovo e dei suoi collaboratori più stretti, nelle varie comunità cristiane della Diocesi perché tutti possiamo sperimentare la presenza di Gesù, che visita, conforta, istruisce, guarisce e santifica il suo popolo. La visita si caratterizza come tempo di preghiera, ascolto della Parola e celebrazioni varie. E’ un tempo di incontro e dialogo fraterno col vescovo, che viene a confermare la fede, a incoraggiare le persone e le comunità, immerse nelle sfide del tempo. Una occasione per verificare la qualità della vita cristiana, la vita di fede-speranza-carità nella comunità parrocchiale, e se necessario, correggere usi e costumi non conformi al Vangelo e alla prassi della Chiesa. Il Vescovo e la comunità analizzano e riflettono sulla Liturgia, sulla missione Evangelizzatrice, sulla testimonianza della Carità”.
Durante la stessa assemblea sono stati presentati ufficialmente i due progetti pastorali aggiornati e rinnovati del “Direttorio per l’iniziazione cristiana dei ragazzi” – La presentazione di don Stefano Mazzoli direttore dell’Ufficio Catechistico diocesano (testo integrale)
e delle “Linee Guida per l’accompagnamento al matrimonio e alla vita familiare”.
Per il percorso d’iniziazione cristiana tre i punti centrali: l’importanza del tempo dell’Iniziazione cristiana 0-6 anni per il quale si chiede un maggiore sforzo perché tale percorso venga attivato o potenziato. La seconda fase, a partire dai 7 anni (2ª elementare) fino al suo compimento a 11 anni (prima media) con la celebrazione della Cresima per un totale di 5 anni, chiamato di “primo annuncio”, si caratterizza per la novità della sua impostazione. Esso sarà dedicato principalmente alla conoscenza e al coinvolgimento dei genitori nel percorso d’Iniziazione cristiana, al risveglio della loro fede e all’inserimento graduale, insieme ai loro bambini, nella vita cristiana della comunità. La Mistagogia è il tempo della più profonda conoscenza, dell’apprendimento e della testimonianza del mistero della salvezza di Cristo celebrata nei Sacramenti d’Iniziazione. In tal senso essa accompagna fin dall’inizio il percorso di catechesi come proposto attualmente ai bambini dai 7 agli 11 anni in quanto hanno già ricevuto il Battesimo nei primi mesi di vita, ma dopo la celebrazione della Cresima, assume pienamente la sua funzione.
Alla conclusione dell’assemblea è stato consegnato ad ogni parrocchia il QUESTIONARIO e VADEMECUM della visita pastorale e il e mandato catechisti e agli altri operatori pastorali.