Parrocchia Sant’Antonio Narni scalo – festa del patrono e chiusura del giubileo parrocchiale

Tanti fedeli insieme ai ragazzi del catechismo hanno preso parte alla celebrazione conclusiva del Giubileo della parrocchia di Sant’Antonio a Narni scalo che è coincisa con la festa patronale del 13 giugno dedicata a Sant’Antonio di Padova. La santa messa all’aperto sul sagrato della chiesa è stata presieduta dal vescovo Francesco Antonio Soddu, concelebrata dai sacerdoti della Vicaria di Narni e animata dalla corale parrocchiale.
Il parroco don Angelo D’Andrea ha salutato e ringraziato il vescovo per la sua presenza e attenzione per la parrocchia di Narni scalo. Il vescovo ha quindi ricordato l’importanza di un momento così significativo per l’intera comunità ecclesiale e parrocchiale e, rifacendosi alla testimonianza di sant’Antonio, ha evidenziato come ancora oggi “sia per noi un esempio sublime di vita evangelica impegnata bene nell’ascolto della Parola di Dio e nella sua testimonianza. Possiamo dire che egli non si sia dato pace fino a quando non ha compreso che tutta la sua vita avrebbe dovuto spenderla interamente per dare risposta a quell’amore di Dio che per sé sentiva essere immenso. Egli che ha vissuto la sua vita tutta spesa intensamente nell’arco della sua giovinezza è di esempio per tutti affinché utilizziamo bene il tempo che abbiamo a disposizione. Ma soprattutto è di stimolo per i giovani, affinché non sprechino o sciupino gli anni migliori dell’esistenza, ma sappiano coglierne ogni impulso di bene, a costo pure di rivoluzionare il proprio essere in meglio”.
L’OMELIA DEL VESCOVO
La comunità parrocchiale di Sant’Antonio di Padova in Narni Scalo ha così festeggiato i 50 anni dalla costituzione della parrocchia. Era il 2 febbraio 1972, quando il vescovo Giovanni Battista Dal Prà istituì con decreto la nuova parrocchia nel territorio di Narni scalo, fino ad allora appartenente alla parrocchia della Madonna della Cerqua, in una zona in pieno sviluppo produttivo, abitativo e demografico. Cinquanta anni fa, per l’impegno dell’allora primo parroco don Giuseppe De Cesaris fu costruita quindi la chiesa, la canonica e i locali per le attività pastorali.