Il Cammino dei Protomartiri  si snoda all’interno del territorio della diocesi di Terni-Narni-Amelia ed è composto di sei tappe con lunghezze rapportate alle difficoltà date della orografia del territorio. E' un anello con partenza e arrivo da Terni che si sviluppa per 110 km, un vantaggio logistico non da poco. La prima tappa, da Terni a Stroncone, sembra corta per i suoi 11 km, ma non lo è per le salite e perché se si alloggia al centro di Terni si allunga di altri 4 km. La seconda, da Stroncone a Calvi, di 21 km è difficile per l’ascesa al valico di Monte San Pancrazio a 950 metri, in questa tappa si evidenzia la sosta al Sacro Speco di San Urbano. La terza, da Calvi a Narni, è la tappa più ricca di attrattive storico-artistiche (Santa Pudenziana, San Michele Arcangelo, la Rocca di Narni). Impegnativa per i suoi 28 km e per i continui sali e scendi fra le colline.

La quarta, da Narni a San Gemini, di 20 km è abbastanza facile e si incontrano i resti del pon­te di Augusto, la fascinosa San Cassiano e il Santuario di Madonna del Ponte. La quinta, da San Gemini a Cesi, di km 12 è una tappa corta, ma con una certa difficoltà per il raggiungimento del convento dell’eremita di Cesi a 850 metri ; da non perdere il parco archeologico di Carsulae. L’ultima tappa, che da Cesi conduce a Terni al Santuario dei Protomartiri, circa 12 km, è una frazione sostanzialmente urbana, si incontra prima la chiesa di Santa Maria dell’Oro e poi si entra in città immersi nella natura passando sulla vecchia selciata dei frati. Le ultime due tappe si possono unire.

Se la bellezza è la porta del sacro, i paesaggi del Cammino sono i cardini sui quali si apre questa porta. Non ci sono asprezze in questa parte d’Umbria, ma montagne talmente boscose da far venir voglia di carezzarle. I boschi e le radure, dove penetra la luce del sole, sono da sempre considerati luoghi privilegiati d’incontro con il divino. I monti di Narni, di Amelia e di Stroncone fino ai Monti Martani hanno la capacità di far sprofondare il viandante in un mare di natura, da cui si può riemergere salendo di

qualche centinaio di metri, per trovare un affaccio lungo i sentieri e godere dei più bei panorami di questa parte dell’Umbria: i viaggiatori del Grand Tour chiamavano “Valle incantata” la valle di Terni, non certo per caso. San Francesco amava questi paesaggi che sono frutto dell’alleanza tra l’uomo e il Creato, sono quadri policroni vibranti di armonia, come quelli dipinti da Giotto sulle pareti della ba­silica di Assisi. Qui, lungo il Cammino dei Protomartiri, si procede a piedi dentro que­gli stessi paesaggi, avvertendo, se lo si vuole, le stesse sensazioni, le stesse emozioni, la stessa meraviglia del Laudes Creaturarum, il Cantico delle Creature (o Cantico di Frate Sole).

fonte : "Il Cammino dei Primi Francescani" Edizioni Terra Santa Milano

 

GUIDA DEL CAMMINO : IL CAMMINO DEI PRIMI FRANCESCANI in Tasca

Edizioni Terra Santa Milano - Autore Alessandro Corsi