Rocchette – apertura della visita pastorale

Con l’accoglienza e la liturgia di apertura è iniziata la visita pastorale del vescovo alla parrocchia del SS. Salvatore a Rocchette, piccolo borgo del Comune di Torri in Sabina. Ad accoglierlo alla porta antica del paese il sindaco di Torri in Sabina Michele Concezzi, l’assessore di Rocchette Fabio Troiani, il maresciallo dei Carabinieri di Torri in Sabina, il parroco don Pino Creanza e la comunità parrocchiale di Rocchette che ha dato il benvenuto al vescovo, accompagnandolo, tra i caratteristici vicoli, fino alla chiesa parrocchiale.
Una comunità molto piccola di circa 160 persone, ma partecipe alla messa domenicale e alle feste patronali. La vita parrocchiale è scandita da vari tempi liturgici e dai sacramenti.
Il parroco don Pino ha presentato la realtà di una comunità che vive l’esperienza cristiana in modo costante la domenica e in particolare la festa della Madonna l’8 settembre con una solenne processione. Una festa molto sentita anche dai giovani che hanno costituito un associazione “100 per 100 Rocchette” e si occupano dell’organizzazione, e poi anche la festa di San Sebastiano all’eremo con processione in montagna.
La chiesa, inoltre, custodisce delle Seicentesce tele di pregevole fattura, opera dell’artista Girolamo Troppa, originario di Rocchette, “che andrebbero restaurate, valorizzate, preservate – ha detto don Pino – per dare possibilità di fruire di queste opere”.
Il vescovo ha ringraziato per l’accoglienza ricordando come nella visita pastorale il vescovo incontra la comunità per incoraggiare ad essere fedeli al vangelo di Gesù, valutare verificare anche come è impostata la vita pastorale della parrocchia, correggere e dare impulso per una vita cristiana sempre più rivolta ad amare il Signore. “Accogliere il Signore Gesù, l’invito alla conversione e accogliere il Vangelo, a vivere la nostra vita con fiducia e confidando nella provvidenza e misericordia del Signore”.


Il vescovo e il vicario don Salvatore Ferdinandi hanno poi visitato il circolo Acli, alcune famiglie di anziani e malati e l’azienda agricola.