Santa Maria Regina – visita pastorale, incontro con i ragazzi del catechismo e i genitori

Festoso incontro con i ragazzi dell’iniziazione cristiana e i loro genitori nella chiesa di Santa Maria Regina, dove il vescovo ha dialogato con piccoli e adulti sull’esperienza comunitaria di fede. “Sono qui per conoscervi e salutarvi – ha detto rivolgendosi ai ragazzi -, ma soprattutto per dirvi che Gesù vi vuole bene. Voi venite in chiesa per conoscere il Signore, per stare insieme, per pregare e per amare Gesù e gli altri, soprattutto i poveri e malati. Sono contento di incontrarvi e vorrei che continuiate ad incontrare Gesù in chiesa. Solo così sarete felici veramente”.
Un secondo momento è stato dedicato dal vescovo ai genitori, con i quali ha dialogato e presentato alcune riflessioni formative in ambito familiare.
“Per i vostri figli desiderate che crescano sani, istruiti e felici ma anche come cristiani, come discepoli di Gesù – ha detto il vescovo-. La vita cristiana, la vita di fede, la vita con Gesù è la ricchezza più grande che noi abbiamo e sempre con grande delicatezza con grande attenzione noi trasmettiamo la fede ai nostri bambini. Nelle nostre parrocchie non ci sono più giovani ed è questa una preoccupazione di tutta la Chiesa. Come mai non è non si è sviluppata la fede nei nostri giovani? Forse perchè i giovani non hanno più, come una volta, il nutrimento di fede nelle loro famiglie. Una volta un bambino si rendeva conto che in casa papà e mamma si rivolgevano a qualcuno che non si vedeva ma che era presente. Ebbene dall’orizzonte delle famiglie cristiana è scomparsa la dimensione religiosa della preghiera e l’educazione alla fede, un po’ per pigrizia, un po’ per distrazione perché sono tante le cose oggi a cui si deve badare, per problemi di varia natura. C’è stato uno sfilacciamento della fede e questi bambini non si sono nutriti della fede, dalla testimonianza dei genitori. Per questo è importante poi partecipare alla vita comunitaria parrocchiale, per condividere per avere un confronto con altri genitori. Ogni famiglia dovrebbe trovare un suo modo nell’essere in parrocchia, per aiutare secondo le proprie modalità a fare progetti per i giovani, perché la comunità possa crescere e trovare nella fede la forza per superare i momenti difficili e nella consapevolezza della vita cristiana e sociale”.